Alessandro Saulini, segretario del sindacato NurSind Ares 118: “Ennesimo atto di violenza, non siamo carne da macello”.
Roma – Si erano recati al campo nomadi di via Candoni, a Roma, per soccorrere un ragazzino che si era ferito nel tentativo di farla finita. Ma i soccorritori dell’ambulanza del 118 sono stati vittime di un’aggressione, l’ennesima: quando gli operatori sono arrivati, poco dopo le 19 del 4 gennaio, il mezzo è stato preso a sprangate e sassate. Le schegge del vetro posteriore infranto hanno ferito un operatore sanitario di 52 anni, finito poi all’ospedale oftalmico. Un altro collega è rimasto contuso ed è stato medicato sul posto.
La situazione è tornata alla calma solo verso mezzanotte, quando un secondo mezzo del 118, scortato anche dalla polizia con le volanti e gli agenti commissariato San Paolo, ha caricato il ragazzo per poi portarlo all’ospedale Bambino Gesù, dove è giunto non in gravi condizioni. L’altra ambulanza danneggiata e partita dal Sant’Eugenio, invece, è tornata al deposito.
A denunciare l’episodio è Alessandro Saulini, segretario del sindacato NurSind Ares 118, in un post su Facebook:
“Ennesimo atto di violenza ai danni degli operatori del 118. La scorsa notte l’equipaggio di un ambulanza intervenuto per un soccorso a via Candoni è stato vigliaccamente aggredito. Nell’esprimere il sentimento di vicinanza e solidarietà ai colleghi vittime del vile episodio auspichiamo che venga fatta piena luce sui fatti accaduti, che vengano individuati ed assicurati alla giustizia i responsabili e che la direzione strategica aziendale ARES 118 si costituisca parte civile al fine di tutelare e difendere concretamente i propri Lavoratori. Non siamo carne da macello !! Ora BASTA!!”
Solidarietà è stata espressa agli operatori sanitari aggrediti dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca:
“A nome dell’amministrazione regionale esprimo ferma condanna per l’aggressione subita dall’equipaggio del 118, al quale va tutta la nostra solidarietà e la profonda gratitudine per l’impegno profuso quotidianamente nei confronti di chi soffre. Quello di ieri è l’ennesimo episodio di violenza ai danni di operatori sanitari, i quali, ormai, senza soluzione di continuità, rimangono vittime di episodi violenza”.
“La misura è colma, lo dico con fermezza: la violenza è sempre inaccettabile e il fenomeno non è più tollerabile. Per arginarlo, urgono politiche di pubblica sicurezza, ma anche – lo sottolineo – una grande operazione culturale per far comprendere che gli operatori sanitari rappresentano un imprescindibile presidio di salute pubblica, lavorando spesso in condizioni difficili e facendosi carico di turni massacranti con grande senso di responsabilità”, ha aggiunto.
“La mia storia personale è costituita da un incessante impegno a tutela degli operatori sanitari, in questo senso farò di tutto perché questi episodi non avvengano più”, ha concluso il presidente Rocca.
Sull’aggressione è intervenuta anche Paola Corradi, direttore generale di Ares 118, che ha dichiarato:
“A nome di tutta la direzione strategica di Ares 118 esprimo la massima vicinanza e solidarietà al nostro personale aggredito questa notte. Esprimiamo una ferma condanna nei confronti di quanto accaduto: non è più concepibile questa forma di violenza nei confronti di chi, quotidianamente, lavora con dedizione e sacrificio per cercare di salvare vite umane. Ares 118 provvederà in giornata a segnalare l’accaduto al prefetto e alla Procura della Repubblica di Roma”.