Le serie tv? Dal lockdown in poi guardarle è diventata un’ossessione patologic

Il cosiddetto “binge watching” ha creato, specialmente nei più giovani, una dipendenza comportamentale, che spinge alla continua ricerca di stimoli per “sentirsi bene”.

Roma – Maledetto Covid. Da quando ha deciso di sconquassare le nostre vite con la sua, poco gradita, presenza, si sono inaspriti alcuni aspetti del quotidiano, fino ad allora rimasti sotto traccia. Uno di questi è “l’attitudine a guardare in maniera compulsiva serie tv, programmi e film”, conosciuta col nome di “binge watching”. Il lockdown ci ha costretti e restare in casa, isolati ed in questo periodo, il fenomeno ha iniziato a diffondersi in maniera notevole.

A favorire questa tendenza sono state le piattaforme streaming e il web, con illimitate offerte a disposizione, non condizionate da orari di sorta, perché ognuno li può vedere quando ne ha voglia. Non si è lontani dal vero se si pensa che, con molta probabilità, sono state pensate, forse, per vere e proprie maratone davanti allo schermo. Il trend seduce maggiormente i più giovani e non poteva essere altrimenti, vista la maggiore dimestichezza con i nuovi dispositivi tecnologici.

Durante, e anche dopo, la pandemia l’offerta di serie tv è lievitata a dismisura

Chi cade in questo vortice trascorre molte ore a guardare serie tv, si isola dal contesto al punto tale da immergersi in ciò che guarda fino al punto di perdere la concezione del tempo. Non si tratta di un vezzo o di una strana abitudine, ma di una vera dipendenza comportamentale, rientrante in quelle senza uso di sostanze. E fino a quando non compromette il normale svolgimento delle attività lavorative e della vita quotidiana, viene socialmente accettata.

Come ci informa la neurofisiopatologia “allo stesso modo delle altre dipendenze, in presenza dello stimolo (in questo caso la serie tv o il film) il cervello rilascia dopamina in grandi quantità. Questo neurotrasmettitore promuove eccitamento e una sensazione di piacere e benessere, in quanto sollecita specifici circuiti neuronali. Se tale abitudine si radica, si formano dei modelli difficili da cambiare, che portano alla continua ricerca dello stimolo, ossia della visione della serie tv, per sentirsi gratificati”. Anche in questo caso, gioca un ruolo decisivo la cosiddetta “dose-dipendente”, ovvero per continuare a provare lo stesso benessere, bisogna aumentare il numero di dosi, le ore davanti ad uno schermo.

La teledipendenza può essere un modo per sfuggire ad una realtà che non soddisfa

Studi statunitensi hanno accertato il legame tra questa dipendenza e vari disturbi quali ansia, depressione e disturbi del sonno. Oltre a produrre effetti negativi dal punto di vista fisico, alimentati dalla sedentarietà. Quindi, sovrappeso, cardiopatie e malattie muscolo scheletriche. Chi è vittima di questa dipendenza, spesso non ne è conscio. Anzi, all’inizio rappresenta un modo per sfuggire ad una realtà riprovevole, una sorta di “tana rifugio”, per essere catapultato in una realtà altra, senza rendersi conto che è l’inizio del percorso verso l’abisso. Le vittime… preferite da queste subdola dipendenza sono gli adolescenti, più fragili anche a causa del loro sistema nervoso e cognitivo, non ancora del tutto sviluppati. In questa fase, le aree del cervello deputate al controllo delle emozioni non hanno completato il loro sviluppo, per cui essendo immature non sono in grado di stabilire dei limiti.

Come sempre, quando si ha a che fare con le dipendenze dalla tecnologia, il primo controllo dovrebbe essere esercitato dai genitori, mostrandosi autorevoli limitando l’uso dei dispositivi elettronici e invogliando i loro figli a praticare sport, vedere gli amici, leggere, praticare attività culturali. Anche vedere insieme le sere tv, condividendole insieme al figlio, è un modo per allentare l’isolamento. Ma in questo mondo di luci, suoni e visioni, in cui si può raggiungere ogni dove, l’avere tutto e subito, recide sul nascere il desiderio dell’attesa, importante, invece, per far crescere e sviluppare le emozioni. E poi ci si meraviglia della dipendenza da serie tv!

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