Il padre di Giulia in un messaggio sul suo profilo Linkedin: “Desidero canalizzare il dolore in azioni positive”. E ai giornalisti: “Perdono per Filippo? Sarà difficile. Ai suoi genitori mando un abbraccio”. Il ministro Valditara: “Il discorso di Cecchettin sia portato nelle scuole” (qui il testo integrale)
Padova – “Permettetemi di testimoniare l’importanza di prendersi una pausa quando la vita ci sfida in modi inimmaginabili”. A scriverlo è Gino Cecchettin, il padre di Giulia, che ha deciso di rivolgersi con un messaggio su Linkedin rivolto ai “clienti, fornitori, amici e colleghi”. Ieri si sono tenuti i toccanti funerali della figlia, celebrati a Padova e Saonara davanti a migliaia di persone.
Gino Cecchettin: “Desidero canalizzare il dolore in azioni positive”
Dietro la decisione di Gino Cecchettin ci sono sicuramente il dolore e la necessità di mettere ordine nella sua vita e in quella della famiglia, stravolta dalla tragedia e dall’esposizione mediatica di queste settimane. Ma forse anche qualcosa di più: “Sto anche riflettendo – aggiunge Cecchettin – su un nuovo impegno civico che accompagnerà il mio cammino. Desidero canalizzare il dolore in azioni positive, che possano aiutare chi si trova nelle stesse situazioni di Giulia”.
Gino Cecchettin nel 2018 ha fondato un’azienda di elettronica e sistemi informatici. Alla figlia, barbaramente uccisa a coltellate l’11 novembre scorso dall’ex fidanzato Filippo Turetta, ora in carcere, Cecchettin ha dedicato ieri una lunga e toccante lettera, letta durante i funerali in cui si è rivolto ai genitori, al mondo della scuola, alle istituzioni e in generale a tutti gli uomini, per lottare insieme contro la piaga del femminicidio.
Il testo del messaggio di Gino Cecchettin su Linkedin
“Ai miei clienti, fornitori, amici e colleghi. È con grande dolore che condivido con voi un momento di pausa dalla mia professione, profondamente segnato dalla recente perdita di mia figlia Giulia”, scrive Gino Cecchettin su Linkedin nel messaggio, postato anche in lingua inglese. “Questo periodo di lutto e riflessione è e sarà un viaggio difficile, ma anche un’opportunità per riflettere sull’importanza delle relazioni positive e del sostegno reciproco. In questi giorni bui, ho sperimentato il valore incommensurabile di chi offre un appoggio sincero, una spalla su cui piangere, e parole gentili che possono lenire il cuore spezzato. La solidarietà che ho ricevuto da parte di amici, famiglia e colleghi è stata di fondamentale supporto”, continua il messaggio di commiato, accompagnato dalla fotografia di Giulia sorridente con un mazzo di fiori.
Una pausa e un “impegno civico” in vista
“Permettetemi – prosegue il messaggio – di testimoniare l’importanza di prendersi una pausa quando la vita ci sfida in modi inimmaginabili. Sto anche riflettendo su un nuovo impegno civico che accompagnerà il mio cammino”.
“Desidero canalizzare il dolore in azioni positive, che possano aiutare chi si trova nelle stesse situazioni di Giulia. Vi ringrazio per il vostro sostegno e chiedo gentilmente di rispettare la mia necessità di prendere questa pausa per elaborare il lutto e ripartire con rinnovato impegno”, conclude Gino Cecchettin.
Gino Cecchettin ai giornalisti: “Perdono per Filippo? Sarà difficile. Ai genitori mando un abbraccio”
Ai giornalisti che lo attendevano stamani fuori dalla sua casa di Vigonovo, Gino Cecchettin ha detto che perdonare Filippo Turetta, l’assassino di Giulia, sarà difficile. “È una cosa veramente difficile – ha dichiarato ai cronisti- . Neanche Gesù ha perdonato i suoi carnefici, ha chiesto a Dio di farlo”. Sarà difficile”. “Spero solo che Filippo si renda conto di quello che ha fatto”, ha aggiunto. “Ai genitori mando un grande abbraccio”.
Il ministro Valditara: “Il discorso di Gino Cecchettin sia portato e discusso nelle scuole”
Portare all’attenzione di tutte le istituzioni scolastiche il discorso pronunciato ieri 5 dicembre da Gino Cecchettin al termine delle esequie per la figlia Giulia, vittima di femminicidio. È quanto scrive il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in una circolare trasmessa ai dirigenti scolastici. “Il discorso di Gino Cecchettin – afferma il ministro – esprime sentimenti di dolore, speranza e amore, ma risuona anche come un’esemplare lezione di educazione civica rivolta al Paese. Inoltre, sottolinea il ruolo fondamentale e la responsabilità educativa della Scuola, chiamata anch’essa a investire in programmi formativi che insegnino il rispetto reciproco”. Pertanto, conclude Valditara, “le istituzioni scolastiche, partendo dalle parole di Gino Cecchettin, potranno organizzare, nella loro autonomia, momenti di riflessione e di approfondimento sul significato del discorso e sull’affermazione della cultura del rispetto”.