L’Italia seduce “quelli che contano”: come meta di lusso, il turismo va a gonfie vele

Oltre il 20% dei turisti stranieri viene qui in vacanza perché attratto dallo stile di vita italiano, associando al Belpaese una “allure” di esclusività.

Non sempre piove sul bagnato, ogni tanto qualche buona notizia arriva pure per la nostra bistrattata e malmessa Italia. Ed ecco il lieto annuncio. Un’indagine a cura di ENIT (Agenzia Nazionale per il Turismo), UNIONCAMERE (Unione italiane delle Camere di commercio) ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) ha evidenziato che il nostro comparto turistico risulta una metà di lusso, amato da tutto il mondo.

Oltre il 20% di vacanzieri ha potuto scegliere tra la nostra variegata offerta turistica: città d’arte, mare, borghi medievali, parchi naturali e così via. Sembra che non sappiano resistere al seducente fascino dello stile di vita del nostro Paese, consegnandogli una particolare condizione di esclusività. Quest’estate, quindi, si è assistito ad una notevole crescita numerica, con effetti benefici dal punto di vista economico per le attività ricettive. A subire un lieve calo, tuttavia, è stato il “turismo di prossimità”, ovvero un nuovo modo di pensare al viaggio, che porta i turisti sempre più verso mete vicine e, se possibile, non affollate. Le previsioni sono più che favorevoli anche per il periodo autunnale e per quello natalizio. Una nota stonata è rappresentata dal fatto che le tariffe sono risultate più alte rispetto all’anno scorso.

La valutazione della qualità delle vacanze nel Belpaese è stata più che soddisfacente: gli italiani hanno espresso, in media, un voto di 8,2, gli stranieri 8,4.

E’ emerso, dunque, la crescita della domanda di turisti stranieri, perlopiù appartenenti a fasce di reddito medio-alte, che produce un turismo di alta gamma. Inoltre, l’aumento dei prezzi ha inciso sulla quantità di denaro speso, ma ha fatto scegliere a molti l’opzione di risparmiare su altro, tipo i pasti consumati fuori casa, i divertimenti, lo shopping e la cultura. Come ha dichiarato Loretta Credano, presidente di ISNART, “il turismo del lusso inizia a configurarsi come un segmento di mercato in espansione anche per il nostro Paese. La ricerca di “esperienze esclusive” che vedono intrecciarsi il viaggio di lusso, l’alta qualità del “Made in Italy” nelle sue diverse declinazioni ed una forte sensibilità per la sostenibilità dell’offerta, attira crescenti flussi di clientela alto spendente, in particolare internazionale”. La valutazione complessiva delle vacanze è stata molto soddisfacente e con un alto gradimento sia per gli italiani che per i turisti stranieri. I primi hanno espresso, in media, un voto di 8,2, mentre i secondi di 8,4.

A convincere i turisti di ogni provenienza sono in particolare le eccellenze enogastronomiche del nostro Paese

Un settore del turismo che ha lasciato tutti molto appagati e a… bocca aperta per l’alta qualità del cibo e notevole approvazione è stata manifestata per la enogastronomia locale, oltre alla proverbiale accoglienza, tipica degli italiani. I giudizi favorevoli dei turisti si sono diffusi sul web e sui social con recensioni e condivisioni. Secondo le conclusioni della ricerca, il web e i social rappresentano il primo e il più significativo strumento di comunicazione delle pregevolezze del nostro territorio. In questo modo, il 48% dei turisti che hanno scelto il Belpaese, ha dichiarato di esserne stato particolarmente influenzato nella loro scelta finale. E’ proprio vero che a tavola si risolve tutto, e come scrisse J.R.R. Tolkien, noto scrittore britannico: “Alla fine del pranzo (se si può chiamare fine) ci fu il discorso. I più giunti alla meravigliosa fase che chiamavano ‘saziare gli angoli’, erano di buon umore. Centellinando la bevanda preferita e rosicchiando i deliziosi dolcetti, dimenticarono i loro timori”. A dimostrazione di come una buona pietanza e un ottimo bicchiere di vino rendono l’atmosfera più gioviale.

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