Eseguiti 15 decreti di perquisizione nel territorio di Anzio e Nettuno. Notificati inoltre 10 avvisi di garanzia.
Roma – Gli agenti della polizia di Stato, insieme agli uomini della Squadra mobile, con l’ausilio di unità cinofile, e con la collaborazione delle pattuglie delle Volanti dell’U.P.G.S.P. della Questura e dell’R.P.C. Lazio, al termine di una scrupolosa indagine coordinata dalla Procura di Velletri, hanno dato esecuzione a sei misure cautelari personali nei confronti di 5 uomini e una donna, tutti italiani, poiché gravemente indiziati di aver commesso, a vario titolo, i reati di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi e munizionamento, estorsione e ricettazione.
Nello specifico, il GIP dello stesso tribunale ha emesso la misura cautelare della custodia cautelare in carcere a carico di 4 uomini, uno di 36 anni e tre di 34, uno dei quali continuava a gestire l’attività illecita di spaccio e ad impartire all’esterno disposizioni nonostante fosse detenuto all’interno di un Istituto carcerario. Inoltre nei confronti di altre 2 persone, un ragazzo di 27 anni e una donna di 36 anni, è stata eseguita la misura cautelare degli arresti domiciliari.
L’indagine risale quando l’uomo di 37 anni è stato arrestato poiché trovato in possesso di 18 involucri di cocaina già confezionati per lo spaccio al dettaglio e di un telefono cellulare con scheda SIM intestata fittiziamente a un’altra persona. Dagli accertamenti sul suo telefono gli investigatori hanno rilevato nominativi, quantità di denaro incassato, nonché da incassare, immagini riproducenti scatole di legno con all’interno involucri in cellophane, e un ventaglio di banconote di vario taglio. Da questo momento in poi un’intensa attività investigativa, caratterizzata dall’analisi dei tabulati, unita alle tradizionali attività di osservazione e pedinamento, ha condotto a perquisizioni e sequestri di ingenti quantitativi di droga.
A seguito delle scrupolose indagini eseguite dagli agenti della polizia Giudiziaria del commissariato di Anzio Nettuno è stato possibile effettuare una dettagliata ricostruzione dei fatti, dalla quale è emersa una chiara ed inequivocabile attività volta allo spaccio di sostanze stupefacenti, legata in alcune circostanze anche ad ambienti criminali di più alto livello.