A stracci e bocconi sino a fine anno

Previsti sostegni alle famiglie contro l’aumento dell’inflazione: dalla proroga del bonus bollette alla social card per carburanti. Aiuti anche a partite Iva e aziende, con nuove agevolazioni per le imprese che consumano più energia. Dietro front sugli scontrini elettronici: sarà possibile regolarizzare la propria posizione solo col ravvedimento operoso.

Roma – Il Decreto Energia, che introduce “misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio“, è cosa fatta. Il pacchetto di misure no solo di sostegno prevede un intervento finanziario che destina 1,3 miliardi di euro a favore delle famiglie per contrastare l’aumento dei costi energetici anche per il quarto trimestre dell’anno.  

Dando un’occhiata ai punti più importanti del documento varato dal CdM notiamo l’inserimento di un sostegno al potere d’acquisto delle famiglie e alle giovani coppie, oltre al salvataggio dei piccoli esercizi commerciali. L’obiettivo che si pone il governo Meloni è quello di mantenere aperti circa 50.000 sedi di negozi, piccole aziende, artigiani, servizi e non solo che, altrimenti, sarebbero a rischio di chiusura definitiva.

Si risolve solo con il ravvedimento operoso

L’esecutivo, che con una mano dà ma con l’altra sembra ri-prendere, ha fatto inversione di marcia sul bonus riscaldamento e sulla regolamentazione degli scontrini, che sono stati oggetto di polemiche e contestazioni. La versione definitiva del provvedimento estende i termini per l’accesso ai mutui per i giovani sotto i 36 anni ma non proroga le scadenze relative alle cripto-attività e all’abilitazione scientifica.

Proroga anche per il bonus sociale sulle le bollette per il 4° trimestre 2023, ovvero dal 30 settembre 2023 fino al 31 dicembre 2023. La misura è rivolta ai nuclei familiari più deboli, che hanno un ISEE fino a 15mila euro o fino a 30mila euro se con 4 figli oppure con componenti del nucleo familiare in condizioni di salute gravi. È stata confermata, inoltre, la proroga dell’azzeramento degli oneri di sistema relativi al gas naturale e la riduzione dell’aliquota IVA al 5% per il gas e il teleriscaldamento. L’applicazione dell’IVA al 10% sull’acquisto del pellet è stata estesa per tutto il 2023.

L’esecutivo non ha solo confermato la proroga delle misure relative al bonus sociale ma anche deciso di non implementare il bonus riscaldamento, come annunciato nella primavera scorsa. Il governo ha preferito un rafforzamento dell’attuale bonus sociale mediante un contributo extra crescente in base ai componenti del nucleo familiare, allo scopo di rinforzare il bonus bollette. Il contributo straordinario, previsto sino alla fine del 2023, aumenta in maniera proporizonale al numero dei componenti del nucleo familiare secondo quanto già previsto dal bonus sociale.

Il Decreto confermapoi l’accredito del bonus benzina per i beneficiari della social card per i beni di prima necessità, ovvero la cosiddetta “Carta risparmio dedicata a Te“, per le famiglie a basso reddito. L’importo del bonus non è stato ancora definito. Si era ipotizzato un bonus benzina di 150 euro per poi sborsare circa 80 euro a famiglia, somma che verrà accreditata sulla stessa card usata per la spesa.

Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Decreto se ne saprà di più ma la misura dovrebbe partire entro fine ottobre 2023, salvo sorprese. Sembra infatti che la social card per i carburanti sarà destinata ai nuclei familiari composti da almeno tre membri e con un ISEE non superiore a 15.000 euro. Questa iniziativa riguarderebbe circa 1,3 milioni di beneficiari.

Poi c’è il rinnovo del rifinanziamento per il bonus trasporti, che agevola l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale o ferroviario nazionale. Il governo ha destinato per questo ulteriori 12 milioni di euro. È stato confermato anche il rinnovo fino al 31 dicembre 2023 dei mutui agevolati per la prima casa a favore di determinate categorie di cittadini. Si tratta di mutui contratti da coppie o singoli under 36 e altre categorie prioritarie tra cui famiglie monogenitoriali e conduttori di alloggi IACP.

La proroga si riferisce alla garanzia Consap dell’80%, con la scadenza precedentemente fissata per il 30 settembre. Questa forma di garanzia pubblica dell’80% è specificamente destinata ai giovani e ad altre categorie prioritarie con un ISEE fino a 40.000 euro. La percentuale più elevata di copertura finanziaria da parte dello Stato, pari all’80% del prezzo dell’immobile, viene concessa quando si acquista una proprietà il cui valore non superi i 250.000 euro.

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