Pare che un altro centauro, suo amico, non abbia rispettato la precedenza piombando addosso alla vittima che perdeva il casco e si sfracellava sull’asfalto. Le indagini sono ancora in corso per escludere l’ipotesi di corse clandestine nonostante la zona fuori mano sia utilizzata da giovani motociclisti per esibizioni e pratiche di abilità non consentite sulla pubblica via.
QUARRATA (Pistoia) – Indagini ancora in corso per stabilire le esatte cause della morte di Fabrizio Mannino, 20 anni, siciliano originario di Marineo, nel Palermitano, deceduto a seguito di un violentissimo scontro fra due moto. Il giovane, meglio conosciuto su internet con il soprannome di Xedra, era un appassionato “motard” ovvero un motociclista che utilizza la moto con qualsiasi tempo, spesso in gruppo, e che non disdegna la messa a punto e l’elaborazione del motore. Dunque un affermato “influencer” che contava, solo su Instagram, decine di migliaia di follower che, come lui, amano la vita su due ruote.
La vita, però, Fabrizio l’ha perduta il 3 settembre scorso, intorno alla 23.30, proprio in sella alla sua moto, una Ktm 125, mentre attraversava l’incrocio tra via Palatucci e via Modena, nella zona industriale di Valenzatico, alla periferia di Quarrata, in provincia di Pistoia, dove il giovane si trovava in vacanza ospite della sua fidanzata. Fabrizio sarebbe stato centrato in pieno da una Tm Racing 125 guidata da L.P., 19 anni, centauro di Montecatini Terme e amico della vittima. L.P., mentre effettuava una pericolosa impennata, e come pare senza rispettare la precedenza, avrebbe travolto Fabrizio colpendolo in testa con la ruota anteriore facendogli saltare il casco. Un impatto devastante che causava al giovane gravissimi traumi cerebrali anche per la rovinosa caduta sull’asfalto.
Sul posto giungevano subito i carabinieri di Serravalle ed i soccorritori del 118 che trasportavano d’urgenza il ferito all’ospedale San Jacopo dove i medici tentavano di strapparlo alla morte. Dopo due giorni i sanitari decidevano di staccare le macchine una volta accertato il decesso clinico del paziente. Dopo i primi rilievi dei carabinieri durante i quali si appurava che le due moto sarebbero state spostate dopo l’incidente, la Procura di Pistoia, rappresentata dal Pm Leonardo De Gaudio, apriva un procedimento penale per omicidio stradale a carico dell’investitore.
Il 15 settembre scorso il medesimo Pm ha conferito ad un consulente tecnico d’ufficio l’incarico di una perizia cinematica in grado di ricostruire la dinamica del sinistro e la responsabilità. Il magistrato inquirente non ha ritenuto opportuno procedere con l’autopsia considerando bastevole, ai fini dell’inchiesta, la prima ricognizione cadaverica eseguita il 7 settembre scorso presso il locale istituto di medicina legale. I familiari della vittima, per fare piena luce sui fatti, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società di legali specializzata nel risarcimento danni, che ha nominato quali propri consulenti i periti Massimiliano Bartolacci e Alessio Tarantino. Le indagini, comunque, continuano anche in direzione di eventuali corse clandestine atteso che in quella zona fuori mano si riuniscono spesso centauri in cerca di emozioni con gare di potenza e pericolosi equilibrismi.
La salma del giovane influencer è stata restituita alla famiglia stremata dal dolore. Parenti, amici e follower hanno provveduto ad una prima funzione funebre a Pistoia, officiata lo scorso 10 settembre presso la chiesa di San Rocco, in via delle Sei Arcole 26, mentre i funerali si sono svolti due giorni dopo, il 13 settembre, nella chiesa del Collegio di Maria a Marineo, in provincia di Palermo, dove Fabrizio verrà sepolto. Alla messa in suffragio di Pistoia erano presenti la mamma della vittima, Cinzia Mannino e la fidanzata della vittima, Marinella, che si trovava con Fabrizio nella notte dell’incidente, e lo stesso giovane indagato coinvolto nel sinistro. Con loro c’erano anche migliaia di giovani appassionati di moto che altrimenti non avrebbero potuto raggiungere la Sicilia per dare l’ultimo saluto al loro beniamino.
Mentre a Marineo sono rimasti il papà di Fabrizio, Francesco Mannino, ed il fratello maggiore della vittima Massimiliano, che assieme ad altri parenti e amici hanno dovuto organizzare le esequie dello sfortunato congiunto:
”Abbiamo dato mandato al nostro consulente per la perizia tecnica che avrà lo scopo di ricostruire la dinamica dello scontro – ha detto l’avvocato Giada Maggini che difende l’indagato – dagli accertamenti sulle moto su cui i due giovani viaggiavano, ai rilievi sul luogo dello scontro e ovviamente alle ferite riportate nell’impatto”.
A Marineo una folla traboccante ha reso omaggio alla salma di Fabrizio Mannino.