Confusione e sconcerto dopo la tragedia di Santo Stefano di Cadore: la stampa alimenta fantasie e imprecisioni nella copertura del procedimento penale per l’omicidio stradale plurimo, che ha colpito una intera famiglia.
Belluno – Visti gli atti del procedimento penale n. 1335/2023 R.G.N.R nei confronti di Hutter Angelika per il delitto di omicidio stradale plurimo di cui all’art. 589 bis c.p. commesso a Santo Stefano di Cadore (BL) il 6 luglio 2023.
Rilevato che il fatto, per la pluralità delle vittime, tutte appartenenti alla medesima famiglia (tra le quali un bambino di due anni), ha colpito e scosso profondamente non solo la comunità del luogo dove l’incidente è avvenuto e quella del luogo di provenienza dei deceduti, ma altresì l’intera opinione pubblica nazionale.
Preso atto che nei giorni immediatamente seguenti all’incidente e sino ad oggi gli organi di stampa e le televisioni, locali e nazionali, hanno dedicato al fatto articoli e servizi video contenenti ricostruzioni caratterizzate da imprecisioni e, talora, anche da vere e proprie fantasie, destinate a creare confusione e sconcerto nell’opinione pubblica.
Ritenuto che, per evitare l’ulteriore diffusione di notizie inesatte o di fantasia e per consentire un’informazione rispettosa dei fatti e corretta, considerate anche le plurime richieste provenienti da giornali e televisioni, si rende necessario organizzare una conferenza stampa, nel corso della quale lo scrivente, fornirà le sole notizie compatibili col rispetto del segreto di indagine.
Ritenuto che l’organizzazione della conferenza stampa trova giustificazione nell’interesse dei cittadini ad essere informati di attività di indagine di particolare rilievo sociale, come nel caso in esame, e di quello della stampa e degli altri mezzi di informazione di acquisire legittimamente notizie che consentano loro di esercitare il diritto costituzionale di informazione garantito dall’art. 21;