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Contrabbando di orologi di lusso: la valigetta è incredibile

Sequestrati all’aeroporto di Malpensa 11 orologi di lusso per un valore complessivo di oltre 800mila euro. Erano in una valigetta trasportata da un passeggero giapponese.

Varese – I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e i militari della Guardia di Finanza operanti nello scalo aeroportuale di Malpensa, nell’ambito delle attività di contrasto alle frodi fiscali e alla contraffazione presso lo scalo aeroportuale di Malpensa, hanno sequestrato 11 orologi di lusso per un valore complessivo di oltre 800mila euro. L’analisi di rischio effettuata quotidianamente dagli operanti sulle rotte e sui passeggeri in arrivo, ha condotto al fermo di un soggetto che tentava di introdurre la preziosa merce nel territorio dello Stato senza adempiere agli obblighi di dichiarazione doganale.

Difatti, gli orologi erano trasportati in una valigetta da un passeggero giapponese in arrivo da Tokyo con scalo ad Ankara, il quale, al momento del controllo doganale, tentava di giustificarsi dichiarando che gli orologi fossero regali per un cittadino italiano. Nello specifico, gli orologi, sottoposti a perizia tecnica, sono risultati essere 7 ROLEX modello “Daytona”, dal valore stimato compreso tra i 5.900 euro ai 78.600 euro, due PATEK PHILIPPE dal valore di circa 45.000 euro, un RICHARD MILLE del valore di 175.000 euro ed un AUDEMARS PIGUET del valore di ben 275.000 euro. Oltre a questi orologi, il passeggero tentava di introdurre altresì un ulteriore orologio di lusso che, però, dalla perizia tecnica è risultato essere un falso. Il valore complessivo degli orologi così come stimato è risultato essere pari a 811.254 euro, mentre i diritti di confine dovuti, di cui si è tentata l’evasione, ammontano a 178.486 euro.

Alcuni degli orologi sequestrati.

Configurandosi il reato di contrabbando ai sensi dell’art. 282 del Testo Unico delle disposizioni legislative in materia doganale e dell’art. 70 del D.P.R. 633/1972, oltre che il reato di contraffazione, ai sensi dell’art. 474 del Codice penale per l’unico pezzo contraffatto, il passeggero è stato denunciato alla procura della Repubblica di Busto Arsizio. Il particolare risultato dimostra il costante impegno e la sinergia tra ADM e Guardia di Finanza nel contrasto al contrabbando delle merci ed alla lotta alla contraffazione, a salvaguardia degli interessi economico-finanziari nazionali e comunitari.

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