Violenta e picchia la moglie davanti al figlio: denunciato 33enne

Un 33enne nigeriano ha percosso la donna svariate volte arrivando persino a violentarla davanti agli occhi del figlio piccolo. La moglie ha trovato il coraggio di denunciare il marito che è stato arrestato.

Macerata – La polizia di Stato ha arrestato un cittadino nigeriano, 33 anni, in regola con le norme sul soggiorno e residente in Macerata, in quanto colto in flagranza dei reati di maltrattamenti, lesioni aggravate e violenza sessuale, consumati, da ultimo, lo scorso 2 luglio nei confronti della compagna convivente, all’interno dell’abitazione di Macerata dove la coppia risiede.

L’attività investigativa, coordinata dalla locale procura della Repubblica, è originata dall’intervento, espletato domenica notte dal personale della volante allertato dalla segnalazione di una lite violenta in atto fra una coppia di nigeriani all’interno di un appartamento all’ultimo piano di un immobile di Macerata.

I poliziotti, subito intervenuti fino al pianerottolo dell’appartamento in questione, si sono trovati di fronte una donna straniera con in braccio il figlio piccolo in lacrime in forte stato di agitazione tanto che le urla di lei si udivano fin dalla strada, entrambi con evidenti segni di violenza sul corpo.

L’uomo è stato arrestato dopo aver aggredito la moglie causandole una prognosi di 40 giorni

La donna, non esprimendosi in italiano, ha fatto capire agli agenti intervenuti di essere stata picchiata dal compagno, minando il gesto dell’aggressione. L’aggressore, rifugiatosi dentro casa, veniva quindi individuato e accompagnato in questura dai poliziotti mentre la donna col bambino venivano trasportati in ospedale per essere curati.   

La vittima, dopo aver ricevuto una prognosi di 40 giorni per le percosse ricevute, ha deciso alla fine di denunciare il suo aggressore.

Grazie alle minuziose dichiarazioni raccolte, gli investigatori della squadra mobile hanno ricostruito quindi tutti gli altri episodi di maltrattamenti, fisici e morali, subiti a partire dal 2020 (tre in tutto) e da ultimo sfociati nella violenta lite di domenica mattina, in cui la donna è stata prima palpeggiata, poi percossa con la fibbia di una cintura e infine cacciata di casa e lasciata fuori insieme al figlio piccolo, anche lui vittima di violenza in quanto afferrato e scaraventato a terra dal padre poco prima.

Dal racconto della vittima, emergono anche due episodi di violenza sessuale. Il soggetto arrestato, già denunciato per reati della stessa specie nel 2017, si trova ora ristretto all’interno della casa circondariale.

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