L’uomo ha aggredito i poliziotti con sassi e coltello. I militari lo hanno dovuto immobilizzare con il taser. Il gambiano ha anche danneggiato 9 macchine delle Poste italiane. L’espulsione è arrivata direttamente dal prefetto.
Ragusa – A seguito di una complessa e articolata procedura amministrativa curata dall’ufficio immigrazione della questura è stato rimpatriato coattivamente un cittadino gambiano ritenuto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Poco più di un mese fa al 112 è arrivata la segnalazione di un soggetto che, armato di coltello si aggirava per le vie di Vittoria. I carabinieri intervenuti hanno individuato il cittadino gambiano che prima si è dato alla fuga per poi colpire i militari con delle grosse pietre. Solo l’utilizzo della pistola ad impulsi elettrici in dotazione alle forze dell’ordine ha consentito di mettere in sicurezza lo straniero.
Lo stesso, inoltre, su indagine dell’arma dei carabinieri, è stato deferito all’autorità giudiziaria quale presunto responsabile del danneggiamento di 9 autovetture in dotazione a un ufficio postale di Vittoria.
Il questore, Trombadore, in raccordo con il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Rosciano che aveva già segnalato i fatti accaduti, ha valutato la pericolosità sociale dello straniero, invitando il dirigente dell’ufficio immigrazione per l’avvio delle procedure finalizzate all’espulsione dal territorio nazionale del gambiano.
A conclusione della complessa procedura amministrativa al gambiano è stato notificato il provvedimento di espulsione dal territorio nazionale emesso dal prefetto di Ragusa e convalidato dal giudice di pace.
Completate le fasi propedeutiche il questore di Ragusa ha disposto il rimpatrio del soggetto con accompagnamento coattivo alla frontiera, in stretto raccordo con la direzione centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere del dipartimento di pubblica sicurezza per la fase esecutiva.
Predisposto un accurato piano di volo da Catania con destinazione l’aeroporto di Banjul-Yundum (Gambia), con scalo a Roma e a Casablanca, con la prevista assistenza sanitaria, il rimpatrio è stato eseguito da due poliziotti della questura di Ragusa specializzati in scorte internazionali a bordo di aeromobili, che dopo oltre 12 ore di volo sono giunti a destinazione affidando il rimpatriato ai poliziotti gambiani.