Tar: sgomberate subito il santuario

Il provvedimento obbliga l’associazione di fatto gestita dai coniugi Cardia a sgomberare sedie, teca e ogni altra installazione dall’area sottoposta a vincolo. Le autorità ecclesiastiche sconsigliano ai fedeli di tornare sul luogo delle presunte apparizioni mentre Gisella si prepara all’adunanza del 3 luglio prossimo.

TREVIGNANO ROMANO (Roma) – Gisella Cardia ultimo atto? La veggente non molla e promette ricorsi e appelli. Dopo la decisione del Tar del Lazio che ha deciso lo sgombero generale delle installazioni abusive nel terreno agricolo sottoposto a vincolo naturalistico in quanto destinato a parco, la sedicente veggente di Trevignano, al secolo Maria Giuseppa Scarpulla, coniugata Cardia, 53 anni, ex imprenditrice, non cede di un millimetro.

La presunta veggente parla ai suoi fedeli e associati

Il Comune laziale che si affaccia sul lago di Bracciano era ricorso al tribunale amministrativo per vedersi accolta la richiesta di sgombero. Il Tar ha dato ragione al civico consesso notificando all’associazione “Madonna di Trevignano”, gestita di fatto dai coniugi Cardia, il provvedimento le cui motivazioni potrebbero scrivere la parola fine al tira e molla fra municipio e la veggente sostenuta dai suoi seguaci.

I giudici della seconda sezione quater sono del parere che l’associazione presieduta dal marito della veggente, Gianni Cardia, non ha “dimostrato che l’esecuzione del provvedimento impugnato, come si legge nell’ordinanza,  comprometterebbe in modo irrimediabile il diritto costituzionale alla libertà religiosa, in quanto non inibisce lo svolgimento delle funzioni religiose che hanno luogo nell’area oggetto dell’ordine di ripristino“. Per questo l’ordinanza di demolizione, che prevede la rimozione di una tettoia, delle panche impiantate nel terreno e della teca in vetro con al suo interno la statua della Madonna, deve essere applicata, anche se l’eventuale necessità di un titolo edilizio per la realizzazione dei manufatti sarà discussa successivamente.

Panche, sedie e teca debbono essere trasferiti altrove

Del resto per i giudici amministrativi, si legge ancora in atti, “secondo la prospettazione della stessa parte ricorrente“, tutte le opere oggetto del provvedimento del comune di Trevignano sono “facilmente rimovibili e quindi altrettanto facilmente ricollegabili in loco“. Ma l’associazione dei Cardia non ci sta e sarebbe già nelle condizioni di ricorrere al Consiglio di Stato in avverso alla decisione dei magistrati ma, nel frattempo, i fedeli della presunta carismatica siciliana potranno pregare comunque la Madonna, in piedi e sotto il sole in tutta tranquillità, per lo meno al momento.

L’appuntamento, comunque, rimane invariato per il 3 luglio prossimo, data nella quale la Beata Vergine dovrebbe parlare ancora per bocca di Gisella. A tal proposito le autorità ecclesiastiche hanno sconsigliato ai fedeli di recarsi alla cerimonia delle apparizioni, mentre ai prelati è stato fatto divieto di officiare liturgie in quello che è stato ribattezzato Campo dei Rosari. Il 3 giugno scorso la veggente é riapparsa in pubblico dopo la baraonda di polemiche che l’avevano coinvolta tanto da nominare una portavoce per poi apparire in diverse trasmissioni televisive a riprova che la donna non era fuggita chissà dove, come credevano in molti. Microfono alla mano Gisella ha chiarito la sua posizione:

Sono autentiche le stimmate “certificate” da alcuni medici?

”Vi sembrerà strano – ha detto la donna – considerando che siete abituati ad ascoltarmi a braccio, ma ho preferito scrivere perché puntualmente quello che dico viene travisato, estrapolato dal contesto e usato contro di me…Il fatto che il vescovo abbia sconsigliato ai fedeli la partecipazione non significa che i fedeli siano obbligati a non partecipare…Chi partecipa all’incontro di preghiera non vìola nessuna norma, è un consiglio. Basti pensare che le stesse indicazioni, allo stesso modo, furono pronunciate per gli avvenimenti di Medjugorje sia da parte del primo vescovo che degli altri vescovi dell’ex Jugoslavia, che sconsigliavano non solo ai fedeli di partecipare, ma persino ai sacerdoti di organizzare pellegrinaggi. Indicazioni rimaste vigenti per 38 anni. Per tutti questi anni sia i fedeli che i sacerdoti si sono recati in quel luogo a pregare, perché sapevano di non violare nessuna norma. Solo nel 2019 Papa Francesco ha autorizzato i pellegrinaggi. Non dico che accadrà anche qua, è solo per rimarcare quanto accaduto lì”.

Le adunate “oceaniche” sono solo un ricordo

Parole di fuoco, poi, contro la stampa colpevole, secondo Gisella, di avere “alterato, deturpato e persino falsificato tutto quel che il cielo ha operato in questi anni per il bene di migliaia di persone“. La moltiplicazione di pizze e gnocchi, però, non sono “invenzioni” dei giornalisti ma fedeli dichiarazioni della donna trasformate in articoli. Per il resto sembra anche che Gisella rischi la scomunica, parola di sacerdote.

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