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Cercò di fermare “Settembre Nero”: il sacrificio di Antonio Zara

È stato reso omaggio al finanziere Antonio Zara con una commovente cerimonia. Il 17 dicembre 1973 cercò di fermare un famigerato gruppo di terroristi che aveva seminato morte e terrore nello scalo romano di Fiumicino.

Roma – Il neosindaco di Fiumicino Mario Baccini, accompagnato dal comandante provinciale di Roma, generale di brigata Gavino Putzu e dal comandante del Gruppo aeroportuale, colonnello Fabrizio Musci unitamente a numerose autorità civili e religiose ha reso omaggio al finanziere Antonio Zara – Medaglia d’oro al Valor Militare, deponendo all’interno della caserma in cui ha sede il Gruppo di Fiumicino della Guardia di Finanza una corona d’alloro presso la stele commemorativa dedicata al militare, eroica vittima del drammatico attentato terroristico verificatosi quasi 50 anni fa presso lo scalo capitolino.

Era il 17 dicembre 1973 quando un commando armato del gruppo “Settembre Nero”, dopo aver lanciato due bombe all’interno di un aereo della Pan Am fermo su una piazzola di manovra dello scalo aeroportuale, uccidendo 30 passeggeri, ne prese in ostaggio altri e si impossessò di un jumbo della compagnia Lufthansa pronto al decollo. Il militare della Guardia di Finanza, in servizio di vigilanza doganale, tentò di opporsi coraggiosamente alla fuga dei terroristi, ma uno di loro lo freddò con una raffica di mitra che lo raggiunse alla schiena.

Mario Baccini, neosindaco di Fiumicino.

L’aereo della Lufthansa decollò con i terroristi a bordo e atterrò ad Atene, dove fu ucciso uno degli ostaggi, l’addetto ai bagagli Domenico Ippoliti. Successivamente i dirottatori tentarono di sbarcare prima a Beirut e poi a Cipro, che non autorizzarono l’atterraggio e, dopo uno scalo a Damasco, l’aereo ripartì per Kuwait City, dove la corsa ebbe termine e i terroristi si arresero.

Nel corso della cerimonia, il sindaco di Fiumicino, nel rendere omaggio a chi, nell’esercizio del proprio dovere, è caduto per gli altri, ha ricordato il finanziere Zara quale memoria di un evento luttuoso e anche immutabile ricordo di un gesto eroico.

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