Si è da poco conclusa una importante operazione antiriciclaggio finalizzata al contrasto del finanziamento al terrorismo e al controllo dei flussi transfrontalieri di valuta. Quasi 2.200 le transazioni irregolari bloccate.
Sondrio – I controlli effettuati dai finanzieri della tenenza di Chiavenna hanno interessato in particolare un soggetto economico operante in Valtellina ed esercente, tra l’altro, l’attività di trasferimento transfrontaliero di denaro, il cosiddetto “money transfer”.
Gli approfondimenti svolti hanno riguardato 2.184 transazioni finanziarie di trasferimento di denaro contante dirette verso Paesi terzi, per un volume complessivo pari a 528.362,15 euro, oltre ad operazioni di trasferimento di denaro frazionate (c.d. “smurfing one-to-one”) poste in essere al solo scopo di aggirare la normativa antiriciclaggio.
La normativa prevista dal D. Lgs. 21 novembre 2007 n. 231 vieta, infatti, all’art. 49, i trasferimenti di denaro in contante, effettuati per mezzo degli operatori “money tranfer”, pari o superiori ad 1.000 euro anche se effettuati nell’arco di 7 giorni.
L’azione di controllo delle Fiamme Gialle ha consentito di elevare sanzioni per un importo complessivo pari a 124.000 euro sia a carico del soggetto controllato che di 9 persone fisiche che avevano disposto tali operazioni.
Il controllo del traffico transfrontaliero di valuta, dei circuiti di pagamento alternativi al sistema bancario, degli strumenti di moneta elettronica e delle valute virtuali risulta uno dei compiti primari demandati al Corpo della Guardia di finanza, indispensabile per intercettare capitali illeciti che oltre ad inquinare l’economia legale, sono, talvolta, destinati a finanziare il terrorismo.