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I creduloni non si estinguono mai

I pericoli delle credenze irrazionali e l’importanza della formazione critica e della diffusione di informazioni accurate.

Roma – Sembrerà strano ma nonostante oggi ci sia una molteplicità di fonti di informazioni o forse proprio per questo, per cui non si a quale affidarsi, ci sono cittadini italiani che credono all’asino che vola. Ogni settimana l’istituto di ricerca SWG effettua delle indagini su come la pensano gli italiani su varie tematiche. L’istituto è stato fondato a Trieste e realizza ricerche di mercato, di opinione, istituzionali, studi di settore e osservatori, analizzando e integrando i trend e le dinamiche del mercato, della politica e della società. Osservando i risultati di uno degli ultimi sondaggi, non si può non restare basiti.

Il 15% della popolazione sono terrapiattisti

E’ emerso che il 15% degli italiani sostiene che la Terra sia piatta, mentre il 5% non lo sa. Per il 17% l’Olocausto non c’è mai stato e il 7% lo ignora. Per il 18% i rettiliani sono in mezzo a noi, assumono le sembianze di alcuni uomini politici e dominano il mondo, l’11% non lo sa. Per la cronaca, i rettiliani, altrimenti detti uomini lucertola, sono umanoidi con sembianze di rettili, presenti sia nella narrativa fantasy e fantascientifica che nell’ufologia e nelle cosiddette teorie del complotto. La loro popolarità è dovuta alla divulgazione di David Vaughan Icke, giornalista e scrittore inglese, secondo cui esistono alieni mutaforma in grado di assumere la forma umana per controllare la Terra e manipolare la società attraverso il potere politico. Inoltre, secondo lui, molti leader, fanno parte dei rettiliani o sono da loro posseduti, tramite tecniche di controllo mentale.

Il 25% degli italiani è del parere che i vaccini siano stati uno strumento per il controllo di massa tramite il 5G, la quinta generazione della telefonia mobile, mentre il 15% non sa rispondere. Ed ancora, per il 29% lo sbarco sulla Luna non si è mai verificato, le foto sono state scattate su un set e il 14% non lo sa. D’altronde, sempre secondo alcuni sondaggi, per la maggioranza degli italiani il coronavirus, l’infido e minuscolo microorganismo che ci ha scombussolato la vita negli ultimi tre anni, è stato costruito in laboratorio dalle case farmaceutiche. Andando a ritroso nel tempo, secondo l’opinione degli italiani Lady Diana fu assassinata dalla monarchia inglese.

Che fine ha fatto l’istituzione scolastica?

Qualsiasi persona dotata di un minimo di lucidità mentale non può che rimanere sbalordita di fronte a dati del genere, soprattutto per le percentuali rilevate. Inoltre, è difficilissimo stabilire un canale di comunicazione con chi è obnubilato da credenze che non stanno né in cielo e né in terra. Al di là di questo, comunque, qualche domanda dobbiamo porcela. Se i numeri sono questi, è lecito chiedersi cosa ha fatto l’istituzione scolastica, una delle più importanti per la costruzione della coscienza civica e del pensiero autonomo, nei confronti di soggetti che, evidentemente, qualche trauma nella loro crescita, l’avranno subito. In secondo luogo la famiglia dov’era? E’ probabile, ma non certo, che si tratta di famiglie disagiate con evidenti criticità e, quindi, siano state per lo più assenti.

E quando c’erano, forse utilizzavano metodi educativi coercitivi. Ma forse anche l’informazione ha la sua parte di responsabilità nel non aver saputo diffondere una visione critica della realtà, ma ha pensato soltanto a soddisfare le esigenze del potente di turno, privilegiando alcune notizie a scapito di altre. L’avvento dei social network non ha fatto altro che esacerbare una rapida diffusione di false notizie, delle vere e proprie bufale, che però hanno sempre avuto un elevato riscontro oggettivo da parte degli utenti. Certo, appare difficile credere che un italiano su 5 sia affetto da idiotismo. O forse si tratta di una fascia di popolazione che ce l’ha col mondo intero e che manifesta un profondo disagio. Ed è anche a loro che le istituzioni e l’intera società dovrebbero rivolgere l’attenzione, se non si vuole perderli del tutto.

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