Emessa sentenza di condanna avente ad oggetto 9 truffe e una rapina perpetrate da soggetti di origine napoletana in danno a vittime anziane, tra l’aprile e il settembre dello scorso anno.
Taranto – In particolare, Cristiano Antonio, 24enne napoletano, è stato ritenuto responsabile di 9 truffe e una rapina e condannato alla pena di anni 7 e mesi 2 di reclusione, oltre a 3.000 euro di multa. Filangieri Guglielmo, 29enne napoletano, è stato condannato alla pena di 6 mesi ed euro 300 di multa, unificati i fatti con quelli di cui alla sentenza GIP del 14.10.2022, irrevocabile il 2.3.2023, con pena finale di anni 2 e mesi 6 di reclusione ed euro 1.300 di multa. Infine, Palma Fabio, 21enne anch’egli di rogine napoletana, è stato condannato alla pena di anni 1 di reclusione ed euro 240 di multa, con pena sospesa, in quanto ritenuto responsabile, in concorso con Cristiano, di un episodio di truffa consumata il 15/09/2022, per la quale era stato colto in flagranza di reato.
Nei confronti del Cristiano, la Procura della Repubblica aveva richiesto e ottenuto, l’applicazione della misura cautelare in carcere eseguita lo scorso mese di novembre dalla Squadra Mobile di Taranto, in collaborazione con la Squadra Mobile di Napoli, mentre nei confronti del Palma gravava la misura cautelare dell’obbligo di dimora.
Il Cristiano non è che uno degli attori principali di un fenomeno ben più ampio, che ha interessato il territorio tarantino e che ha destato notevole allarme sociale, quello cioè delle truffe a danno di vittime anziane. Alla luce di tale fenomeno, infatti, è stata avviata una certosina attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile di Taranto sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Taranto che, per la circostanza, ha anche costituito un gruppo di lavoro specializzato.
Le indagini hanno preso avvio dalla truffa perpetrata l’8 aprile 2022 ai danni di un anziano tarantino di 88 anni e hanno consentito di ricostruire e risolvere gli ulteriori 8 episodi di truffa. Le modalità esecutive dei fatti delittuosi addebitati al Cristiano ed ai suoi complici si sono rivelate analoghe, sia per la scelta delle vittime, atteso che si tratta sempre di persone di età molto avanzata e più facilmente suggestionabili, sia per le modalità, consistite nel contatto telefonico da parte di un “centralinista” che si spacciava per un falso parente il quale, rappresentando di trovarsi nella necessità di pagare con urgenza una somma di denaro, per scongiurare gravi conseguenze, induce le vittime a consegnare denaro ed altri beni di valore ad altro soggetto, il “corriere”, che si presenta al domicilio come persona incaricata a ritirare le somme di denaro o altri oggetti preziosi e poi guadagna repentinamente la fuga grazie all’aiuto di altro soggetto, “l’autista”, che si muove a bordo di un’automobile presa a noleggio.
In particolare, le investigazioni, supportate dall’analisi delle telecamere di videosorveglianza presenti nelle zone dei diversi episodi denunciati, hanno consentito di raccogliere elementi utili per individuare nel Cristiano Antonio il soggetto immortalato e vestito sempre nello stesso modo che faceva ingresso negli stabili interessati. Peraltro, lo stesso Cristiano, riconosciuto dalle vittime, è stato più volte fermato, anche in compagnia del Filangieri, a bordo di due autovetture prese sempre a noleggio ed utilizzate per spostarsi da Napoli a Taranto nelle medesime giornate degli episodi delittuosi.
I tracciati GPS hanno registrato anche soste notturne in Napoli nei pressi proprio dell’abitazione del Filangieri che, anche sulla scorta degli ulteriori elementi di prova raccolti nel corso delle indagini, è stato ritenuto responsabile, in concorso, con Cristiano della prima truffa che ha dato abbrivio alle indagini.
La conclusione delle scorribande criminali del gruppo nella provincia di Taranto è, poi, giunta quando, nel tardo pomeriggio del 15/09/2022, quando il personale della Sottosezione di Polizia Stradale di Grottaminarda (AV), su indicazione della Squadra Mobile di Taranto, intervenuta pochi minuti prima presso l’abitazione di un anziano tarantino vittima di truffa, fermava, lungo l’Autostrada A14, l’autovettura a bordo della quale viaggiavano Cristiano Antonio e Palma Fabio; nella circostanza, i due venivano trovati in possesso dei circa 1200 € e dei monili in oro sottratti alla loro ultima vittima.
La misura cautelare in carcere si è rivelata l’unico strumento idoneo per la tutela degli interessi collettivi, in ragione della particolare vulnerabilità di vittime anziane.
Dopo lunghe e complesse ricerche effettuate sia nel Comune partenopeo sia nei Comuni campani limitrofi, i poliziotti della Squadra Mobile di Taranto, in collaborazione con i colleghi della Squadra Mobile di Napoli, sono riusciti a rintracciare il 24enne, che è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Benevento.