Due giovani cittadini marocchini sono stati arrestati, non senza difficoltà, dopo essere stati fermati dagli agenti. Motivo: rapine seriali e percosse ai danni di un 51enne senzatetto.
Monza – Un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti della Questura, transitando lungo Via Buonarroti angolo Via Silvio Pellico, veniva fermato da un cittadino italiano in stato di agitazione e dolorante, mentre con una mano si teneva il retro della testa. L’uomo indicava ai poliziotti due giovani extracomunitari che si stavano allontanando lungo Via Silvio Pellico, riferendo di essere stato picchiato e rapinato dagli stessi.
I poliziotti, immediatamente, intercettavano i due soggetti, i quali alla vista della pattuglia della Polizia si davano a precipitosa fuga. Subito veniva allertata anche un’altra pattuglia e l’inseguimento dei due giovani continuava lungo la Via Pascoli e Via Ugo Foscolo. Da qui i due si dividevano percorrendo strade differenti e cambiando numerose volte senso di fuga, provocando, altresì, seri pericoli anche alla circolazione dei veicoli.
I giovani marocchini venivano, comunque, bloccati dagli operanti ma si opponevano con resistenza al fermo, cercando di divincolarsi con calci e pugni, colpendo un agente intervenuto, il quale riportava una contusione al ginocchio. I due soggetti, una volta assicurati all’interno delle autovetture di servizio, venivano portati nel luogo ove si trovava la vittima, la quale nel frattempo era in attesa dell’arrivo dell’ambulanza per il trasporto presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Gerardo di Monza, ove successivamente veniva medicato e dimesso con “traumi contusivi alla testa”.
La vittima, un italiano 51enne, senza fissa dimora, riferiva di dormire presso l’ex macello di Monza sito in Via Buonarroti ove da tempo aveva trovato un riparo occasionale. In merito ai fatti, raccontava come durante le prime ore del mattino, avevano fatto irruzione due cittadini nordafricani, i quali con violenza e minaccia prendevano tutto quanto presente di materiale in possesso del 51enne, in particolare uno zaino con all’interno un portafogli e 30 euro in contanti e una cassa bluetooth, e pretendendo, altresì, che consegnasse loro il cellulare che riferiva, però, di non avere con sé.
Contestualmente alle minacciose richieste, i due giovani nordafricani percuotevano l’uomo con pugni e calci e nel momento in cui reagiva per tornare in possesso del suo zaino, uno di loro, brandendo una bottiglia di vetro trovata sul posto, la frantumava e la usava come arma puntandola contro il 51enne per farlo desistere, mentre l’altro lo colpiva al capo con un oggetto non specificato causandogli la ferita, dandosi successivamente alla fuga. L’uomo, pertanto, li inseguiva per recuperare il maltolto e nella corsa si imbatteva nella pattuglia della Polizia di Stato.
L’uomo, che dichiarava di non averli mai persi di vista durante la loro fuga, riconosceva i ragazzi come gli autori dell’irruzione all’interno del luogo ove il 51enne si rifugiava, nonché della rapina patita e, oltretutto, aggiungeva che uno dei due, insieme ad altri connazionali, una settimana prima si erano intrufolati all’interno dell’ex macello di Monza di Via Buonarroti per sottargli una cassa bluetooth e per strappargli una catenina d’argento dal collo, il tutto effettuato con fare minaccioso ed intimidatorio.
I due venivano, pertanto, sottoposti a perquisizione personale e trovati con addosso il bottino, che veniva restituito alla vittima. Sussistendo, dunque, la flagranza del reato di rapina aggravata in concorso, i due giovani, un 19enne e un 21enne, entrambi marocchini e con a carico diversi precedenti di polizia specifici (rapina, furto in concorso, resistenza a P.U., porto d’armi e oggetti atti ad offendere) venivano arrestati, associati presso la Casa Circondariale di San Quirico a disposizione della Procura della Repubblica di Monza.