Anguillara – Ieri i funerali di Stato per il poliziotto-eroe. Il giorno prima le esequie per lo sfortunato automobilista

La tragedia ha lasciato basita l’intera comunità locale. Ma il ricordo del poliziotto che tenta di salvare un uomo rimasto intrappolato nella sua auto nelle gelide acque di un canale rimarrà vivo e da esempio nella memoria di tutti gli italiani. Alle esequie di entrambe le vittime la gente comune e le istituzioni.

ANGUILLARA VENETA (Padova) – Con i tempi che corrono gli atti di eroismo sono merce sempre più rara. Egoismo e intolleranza la fanno da padroni in una società sempre più povera di valori ideali su cui puntare per un futuro migliore. Non era di questo avviso il poliziotto morto annegato il 3 marzo scorso nel tentativo di salvare un automobilista finito nelle acque di un torrente e poi deceduto a sua volta.

Domenico Zorzino

Domenico Zorzino, 49 anni, sposato con un figlio, assistente capo coordinatore della Polizia di Stato nel Reparto prevenzione crimine Veneto, si trovava a passeggio con i suoi due cani nei pressi del Gorzone, un canale artificiale di 70 chilometri che scorre fra le province di Padova e Venezia. Improvvisamente l’agente, libero dal servizio, notava un’auto sbandare sulla provinciale per poi finire dentro il canale dove si inabissava nel giro di pochi istanti.

Senza indugio Zorzino legava ad un albero le due cagnoline, telefonava al 112 e poi si tuffava nelle gelide acque del torrente nel tentativo di salvare l’autista del veicolo: ”Mi chiamo Domenico Zorzino, sono un poliziotto, un’auto è caduta nel fiume Gorzone…”. Dopo questa telefonata al 112, per altro non confermata dagli investigatori, più nulla. In zona tornava il silenzio. Un silenzio di morte rotto soltanto dall’abbaiare dei due cani che cercavano invano il padrone.

Sul posto arrivavano i vigili del Fuoco che, con alcuni sommozzatori, dragavano l’invaso per ore, anche con l’appoggio di un elicottero, sino a raggiungere i due corpi senza vita di Zorzino e di Valerio Buoso, pensionato di 75 anni, sposato con due figli, lo sfortunato conducente dell’auto finita nel torrente forse per un malore del pilota. I due sono stati ritrovati praticamente abbracciati con il poliziotto che era riuscito a disincagliare Buoso dall’abitacolo tirandolo con forza per le ascelle nel tentativo di trascinarlo in superficie.

Valerio Buoso

Poi le forze, e l’ossigeno, sono venute a mancare e Zorzino non ce l’ha fatta a salvare il pensionato. Entrambi sono morti affogati. Una tragedia che ha scosso tutta la comunità locale atteso che le due vittime erano molto conosciute. Zorzino amava gli animali e lo sport ed era un uomo disponibile e generoso.

Buoso avrebbe dovuto raggiungere un terreno di sua proprietà per fare legna da ardere ma forse un improvviso malore, da cardiopatico qual era, lo avrebbe costretto a sterzare perdendo cosi il controllo dell’auto poi finita nel canale. Il presidente Sergio Mattarella ha appreso con profonda tristezza la terribile notizia ed ha scritto al capo della Polizia, Lamberto Giannini, un messaggio di condoglianze: ”Nell’esprimere a lei e alla Polizia di Stato solidale vicinanza, la prego di far pervenire ai familiari le espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio”. Particolarmente toccato dalla drammatica vicenda Luca Zaia, presidente della Regione Veneto:

”Non esito in casi come questo ad utilizzare la parola eroe per definire il poliziotto che ha dato la propria vita nel tentativo di salvarne un’altra – ha detto il Governatore – quella di un anziano la cui auto era finita in un canale. Domenico Zorzino, questo il nome dell’eroe, è un esempio di eccezionale altruismo e di come l’impegno e la dedizione vadano ben oltre il proprio lavoro e non si esauriscano una volta smessa la divisa di ordinanza. Alla sua famiglia, ai suoi cari e a tutti i colleghi porgo le mie condoglianze, che si uniscono a quelle rivolte ai familiari dell’automobilista. Grazie ai Vigili del Fuoco, che hanno svolto con impegno e abnegazione il loro lavoro”.

Il recupero delle due salme nel canale Gorzone

I colleghi della Questura di Padova hanno descritto Zorzino come un bravissimo poliziotto, un lavoratore sempre disponibile, preciso e attento. Tra le sue passioni c’erano il ciclismo, le moto, e soprattutto il calcio, giocato dal figlio 17enne, del quale seguiva la squadra quando poteva. Era in servizio al Reparto prevenzione e crimine dal 1996:”Anguillara è triste, non ci sono parole”, ha detto il sindaco di Anguillara, Alessandra Buoso, cugina del pensionato e amica del poliziotto, che ha decretato il lutto cittadino.

I funerali del coraggioso poliziotto

Il 7 scorso marzo si sono celebrati i funerali di Valerio Buoso presso la chiesa madre di Anguillara, un giorno dopo si sono officiati quelli di Stato per Domenico Zorzino nel medesimo luogo di culto. In tutte e due le cerimonie funebri hanno partecipato le istituzioni ai vari livelli e gran parte della popolazione locale.

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