Vicenza – Risse animalesche tra minorenni fuori dal centro commerciale

Sono stati individuati e denunciati dalla Polizia i 4 giovanissimi che, nel pomeriggio dello scorso 18 febbraio, in una delle aree di parcheggio del centro commerciale Palladio, si sono resi protagonisti di 2 distinte aggressioni. 

Vicenza – Nel corso delle aggressioni i ragazzi si sono reciprocamente colpiti con pugni, calci  e spintoni, il tutto ripreso dai telefonini di coetanei che non solo hanno assistito alle scene compiaciuti e senza in alcun modo intervenire per far cessare le violenze, ma hanno anche provveduto a diffondere sui social network quanto accaduto.

Ed è proprio grazie anche alla visione ed alla analisi di questi filmati e di quelli acquisiti dal sistema di videosorveglianza del centro commerciale “Palladio”, immediatamente estrapolati dagli Agenti della Questura, che è stato possibile dare una identità ai soggetti coinvoltitutti minorenni vicentini, studenti presso Istituti Scolastici del Capoluogo. Tutti i ragazzi coinvolti sono stati convocati in Questura unitamente ai genitori e sentiti in merito ai deplorevoli fatti che li hanno visti compartecipi a vario titolo.

Alcuni momenti ripresi dagli “spettatori”.

Il primo episodio di violenza, un vero e proprio combattimento senza esclusione di colpi, ha visto coinvolti 2 giovani minorenni maschi; alla fine uno dei due – un ragazzo vicentino di 15 anni – ha riportato contusioni ed escoriazioni in varie parti del corpo, medicate presso il locale Pronto Soccorso. Per questo motivo l’altro soggetto coinvolto, un giovane 16enne vicentino, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Venezia anche per il reato di lesioni personali, mentre entrambi dovranno rispondere per la partecipazione a quanto accaduto.

Poco prima di questo episodio, sempre nell’area del parcheggio sopraelevato del centro commerciale, 2 ragazzine, anch’esse entrambe minori di età, si erano a loro volta afferrate per i capelli ed affrontate con violenza, nel corso di una reciproca aggressione, con schiaffi, pugni e calci, mentre venivano anch’esse filmate e, addirittura, incitate, da spettatori coetanei. Anche in questo caso si è proceduto alla identificazione delle giovani coinvolte – entrambe studentesse vicentine di 15 anni –, le quali dovranno ora rispondere alla Autorità Giudiziaria Minorile del reato di lesioni personali.

Il parcheggio del centro commerciale.

Il fatto preoccupante è che questi gravissimi episodi di violenza sono stati tutt’altro che estemporanei: il più che fondato sospetto della Polizia, infatti, è che i giovani si siano dati appositamente “appuntamento” via social al centro commerciale “Palladio”, – come peraltro già avvenuto in passato in altri sabati pomeriggio – proprio per affrontarsi in sfide di violenza e percosse, senza alcun motivo specifico ed al fine di evitare la presenza delle Forze dell’Ordine, presenti in massa nel Centro storico ed in luoghi pubblici quali Campo Marzo.

Ed anche per questo motivo, su disposizione del Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori, così come concordato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, anche lo scorso sabato sono state espressamente disposte misure di attenta vigilanza e di prevenzione nei pressi del predetto centro commerciale, al fine garantire il mantenimento dell’ordine pubblico e di evitare il ripetersi di episodi simili. Il servizio di Polizia così predisposto ha consentito, nel pomeriggio di sabato scorso, di intercettare ed allontanare un gruppo composto da giovanissimi che, nonostante il clamore mediatico di quanto accaduto il fine settimana precedente, ancora una volta si erano dati appuntamento per aggredirsi e filmarsi.

Altri momenti delle risse.

Sono tuttora in corso, al tale riguardo, ulteriori accertamenti da parte degli investigatori della Questura –condotti anche attraverso il monitoraggio dei principali social network – volti altresì alla individuazione dei ragazzi e delle ragazze che hanno assistito alle aggressioni e le hanno riprese con i cellulari per poi diffonderle, in alcuni casi incitando i giovani e configurando, in tal modo, il reato di istigazione a delinquere. Il questore, inoltre, sta ora valutando l’accaduto ai fini della eventuale applicazione di specifiche Misure di Prevenzione Personali.

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