Torino – Importante convegno su una malattia insidiosa e grave

L’evento vedrà la presenza di 3 relatori di spicco: la Prof.ssa Chiara Benedetto, il Prof. Giancarlo Isaia, presidente della Fondazione Osteoporosi e il Prof. Carlo Campagnoli, presidente dell’associazione Pr.A.To.

Torino – La Fondazione per l’Osteoporosi, in collaborazione con l’ Associazione Prevenzione Anoressia Torino (Pr.A.To.) e con il patrocinio dell’Accademia di Medicina di Torino, dell’Associazione “Così come sei” e della Fondazione Medicina a Misura di Donna, in connessione con la “Giornata nazionale contro i disturbi del comportamento alimentare (DCA)”, terrà un Incontro di informazione aperto al pubblico su:

LA PREVENZIONE DELL’OSTEOPOROSI

Giovedì 16 marzo, ore 10.30-12.30 Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino, via Po 18.

Interverranno, con la moderazione della Prof.ssa Chiara Benedetto, il Prof. Giancarlo Isaia, presidente della Fondazione Osteoporosi e il Prof. Carlo Campagnoli, Presidente dell’Associazione Pr.A.To., che illustreranno quanto sia cruciale attivare la Prevenzione primaria dell’osteoporosi nell’adolescenza e nella prima giovinezza, quando cioè le ossa raggiungono il culmine del loro rafforzamento (picco di massa ossea), per effetto dei “fattori di crescita” che  ne stimolano la formazione, e degli ormoni prodotti dalle gonadi, che ne frenano il riassorbimento.

Giancarlo Isaia

In particolare, è stato ampiamente documentato che la sottonutrizione e/o il relativo eccesso di attività fisica (spesso conseguenza della forte spinta all’eccessiva magrezza presente nel mondo occidentale), causando una carenza energetica, interferiscono con la funzione delle gonadi (in modo più evidente nelle ragazze, con blocco delle mestruazioni), e soprattutto inibiscono i “fattori di crescita”, determinando in tal modo una perdita ossea che predispone all’osteoporosi non solo nelle età più avanzate, ma anche, con rischio di fratture, già in età giovanile.

Nelle decadi successive è inoltre molto importante la Prevenzione secondaria che consiste nell’intercettare la malattia nelle sue fasi iniziali, per un tempestivo intervento terapeutico tramite l’esecuzione della Densitometria Ossea e la valutazione del rischio fratturativo con l’utilizzazione degli appositi algoritmi validati. 

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