Alcune persone, sodali della comunità virtuale denominata Cubytrix, avrebbero riferito di una seduta spiritica organizzata in casa delle due vittime durante la quale sarebbero accaduti diversi fenomeni inspiegabili. Le persone che erano presenti giurano che le due congiunte erano ancora vive.
Roma – C’è un video, poi rimosso da Facebook, nel quale si sentiva rantolare Elena Bruselles, 83 anni, la donna ritrovata cadavere in casa propria assieme alla figlia Luana Costantini, ex infermiera di 54 anni. Si tratterebbe di un cosiddetto “Live” ovvero una diretta sul proprio profilo di Facebook, condotta da Paolo Rosafio, in arte Shamano Shekinà Shekinà, sull’account “Il Tempio”.
Ma da qualche giorno il video non è più visibile. Secondo quanto avrebbe riferito Claudia Mameli, uno dei tre amministratori del gruppo, dalla diretta si udivano ben altri rumori oltre alla voce dello sciamano pugliese:
” Si sentiva anche la signora Elena che rantolava nel divano dietro la postazione di Paolo – avrebbe detto Mameli – il quale ad un certo punto si è alzato e ha poi cambiato inquadratura. Inizialmente sembrava altro, poi abbiamo capito che era una signora anziana”.
L’ampex, che poi rimane nella memoria del gruppo anche se non visibile alle utenze, riportava la data del 23 novembre scorso e sarebbe stata realizzata nella casa di via Giulio Salvadori dove sono stati ritrovati i cadaveri delle due congiunte in avanzato stato di decomposizione. A qualche settimana da quella videata, infatti, sarebbe deceduta Elena Bruselles il cui corpo senza vita sarebbe rimasto custodito in casa, per motivi ancora ignoti, dalla figlia Luana sino al sopraggiungere del proprio decesso.
Le autopsie di entrambe le salme sono state eseguite il mese scorso ma il medico legale ha chiesto 60 giorni per il deposito del referto richiesto dal Pm Giovanni Bertolini. Rosafio, fidanzato di Luana Costantini da un paio d’anni e con lei residente nella casa di Monte Mario è stato interrogato dalla polizia di Lecce. L’uomo avrebbe raccontato agli inquirenti di aver lasciato la casa di Luana, dove aveva abitato per oltre un anno, prima che le due donne morissero.
Fatto sta che in quell’appartamento avevano abitato altre due persone ed era piuttosto frequentato anche da altri individui. Fra questi un uomo adulto, G.S., che di professione farebbe l’occultista o esperto di paranormale, come si dice oggi. Il 24 dicembre scorso l’occultista sarebbe andato a casa delle due donne per fare gli auguri di Natale assieme alla sua fidanzata. Entrambi avevano vissuto in quella casa per diversi mesi ma il perché di questa strana ospitalità sarebbe ancora da chiarire:
“Mangiava una volta al giorno per l’ora di pranzo – avrebbe raccontato l’uomo riferendosi alla povera Elena – la cena non riusciva a farla perché non aveva le forze e le portava qualcosa la figlia ma anche Luana stava male: era già tanto se riusciva ad alzarsi da letto…”. Uno cosa é scontata: Paolo, Luana e i due fidanzati fanno parte di un gruppo esoterico denominato Cubytrix. Ma la notte di Halloween succede qualcosa di terrificante, almeno nel discorso del sedicente medium:
”La verità ha qualcosa di davvero ridicolo e soprattutto paranormale per finire su un giornale – aggiunge G.S. – c’è qualcosa in quella casa e tutto è iniziato il 31 ottobre. Da allora è come se ogni giorno qualcosa volesse prevalere sull’armonia. Sono aumentate le liti, i malesseri, la corrente che saltava. Era un incubo”.
Il 31 ottobre scorso, di sera, nella casa di Monte Mario sono ancora in quattro, oltre all’anziana donna praticamente immobile sul suo letto. Luana, Paolo e la fidanzata del medium decidono di fare una seduta spiritica ma qualcosa sarebbe andato storto mentre il quarto personaggio si sarebbe trovato in un’altra stanza:
“Non è prudente fare praticare a chi non conosce la materia – conclude il giovane – molte volte prendevamo il nostro stesso materiale e lo nascondevamo per non farlo usare a Luana. Quella sera è aumentata tantissimo la nebbia e le candele sono letteralmente scoppiate. Loro sanno chi possono prendere e chi no. Quella sera poteva finire peggio. Quando mi sono accorto di quello che stava accadendo mi sono messo a correre e ho fermato tutto. I morti potevano essere 4”.
Anche Marco Foschi, catanese, cofondatore di Cubytrix, avrebbe smentito diverse notizie stampa che avrebbero descritto il gruppo come una setta evidenziando, anche lui in un monologo “Live”, la gogna mediatica di cui sarebbe stato vittima assieme ai suoi proseliti. Sul gruppo di Facebook, come su altri collegati a Cubytrix, venivano venduti oli con presunte qualità taumaturgiche in grado di lenire stati d’animo avversi ed altri malesseri. Anche il sedicente sciamano Paolo Rosafio avrebbe offerto, durante una trasmissione di Chi l’ha Visto, boccette di vetro contenenti sostanze fluide, verosimilmente a base di erbe officinali, dagli effetti lenitivi di diverse condizioni patologiche.
Le indagini, comunque, proseguono sul versante esosterico e dei rituali satanici ma non solo.