Palermo – Lo scandalo delle 1300 bare in attesa di sepoltura

Forse lo scandalo di anni ed anni di incuria, miopia e cattiva gestione sta per finire: il 4 agosto scorso sono iniziati i lavori per la collocazione dei primi 424 loculi ipogei. Intanto un segnale dalla nuova compagine municipale che intende restituire la dignità ai troppi defunti abbandonati in ogni angolo del camposanto.

Palermo – Uno scandalo infinito quello del cimitero dei Rotoli. Una vergogna che continua negli anni senza una soluzione nonostante le promesse di immediati interventi che non ci sono stati. Ormai sono accatastate le une alle altre un numero infinito di bare rimaste senza degna sepoltura e abbandonate in qualsiasi angolo del camposanto.

Adesso anche gli uffici ospitano decine di feretri in attesa di una tomba che, forse, non arriverà mai. Inutile descrivere il malcontento, il disagio e la tristezza dei parenti dei cari estinti, costretti a pregare e a inginocchiarsi fra i detriti ed il puzzo nauseabondo dei miasmi che provengono dalle casse esplose per il troppo caldo.

Il cimitero di Santa Maria dei Rotoli si trova nel quartiere Vergine Maria di Palermo ed è il più grande cimitero del capoluogo isolano. È stato edificato a ridosso di Monte Pellegrino nel 1837 quando, in seguito all’epidemia di colera, il cimitero di Sant’Orsola non era più sufficiente ad accogliere le salme dei cittadini contagiati dal terribile morbo. Col trascorrere del tempo il camposanto si è notevolmente allargato ed il numero dei morti è aumentato a dismisura senza che siano stati presi i dovuti provvedimenti per far fronte al sovraffollamento che oggi, estate 2022, raggiunge i massimi livelli.

Bare che scricchiolano, casse cosparse di escrementi, miasmi di valvole che si aprono con fuoriuscita di gas asfissianti e, più semplicemente, bare che scoppiano per le temperature elevatissime di questi giorni. Si contano circa 1.300 bare a deposito nel cimitero del lungomare Cristoforo Colombo. A preoccupare maggiormente i lavoratori dei servizi cimiteriali sono le salme dell’Opera Pia, le cui bare sono realizzate in legno compensato per le fasce di popolazione più indigenti. Feretri che però non sono dotati delle valvole e del rivestimento di zinco. Senza le dovute protezioni i contenitori funebri. espongono le salme ad un più veloce deterioramento e la tenuta dei rivestimenti diventa precaria.

Nei giorni scorsi una trentina di bare, di questo tipo, sono rimaste danneggiate con tutte le conseguenze facilmente immaginabili ma se il caldo non mollerà la sua morsa anche altri feretri faranno la stessa fine. Stesse condizioni di degrado anche per le tombe che sono ricoperte dalle erbacce che non permettono a congiunti e parenti di raggiungere i propri cari defunti. I cestini sono ingombri di immondizie, le fontanelle sono rotte da tempo e le scale sono impercorribili. E, soprattutto, manca un forno crematorio nuovo mentre quello vecchio è guasto da tempo. Insomma uno stato di degrado e di assenza di servizi imbarazzante per la nuova amministrazione comunale:

”…Stiamo lavorando – aveva detto qualche giorno fa Roberto La Galla, sindaco di Palermo ad agosto partiranno i lavori per la collocazione per i 424 nuovi loculi ipogei. In più abbiamo inviato al Ministero della Salute una richiesta di autorizzazione in deroga per l’acquisto di circa 1000 loculi provvisori da poter allocare nelle immediate pertinenze del cimitero di Santa Maria dei Rotoli o in quelle del camposanto di Santa Maria di Gesù. Stiamo esplorando l’ulteriore possibilità di trovare spazi ulteriori nell’impianto di Sant’Orsola…”.

Le bare, intanto, aumentano. Il 4 agosto scorso sono iniziati i lavori di predisposizione dell’area del cantiere per accogliere le basi di cemento dove verranno installati gli oltre 400 loculi in arrivo nelle prossime settimane. Il progetto ammonta ad un milione e 650 mila euro e la fonte del finanziamento riguarda il contributo di 2 milioni di euro, assegnato al Comune di Palermo. I restanti 350 mila euro verranno impiegati per le opere di allaccio della fognatura al nuovo forno crematorio, la cui realizzazione è in fase di approvazione:

Il vecchio forno crematorio del cimitero

”…Con questo progetto diamo un primo segnale operativo all’emergenza dei cimiteri – ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici Salvatore Orlando – le attività deliberate in Giunta rispondono al carattere di urgenza che serve in questo momento per iniziare a liberare un deposito di bare al cimitero dei Rotoli che oggi conta circa 1.300 salme. Questo sarà il primo di una serie di passi per restituire dignità a questo luogo sacro…”.

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