9 novembre 1989, una data storica: a Berlino cade il “muro della vergogna”

L’apertura della frontiera tra Berlino Est ed Ovest prelude alla riunificazione della Germania ed è considerato l’evento simbolo della fine dei regimi comunisti in Europa.

La sua costruzione era iniziata nella notte tra l’11 e il 12 agosto del 1961 e già il giorno 13 Berlino-Ovest risultava completamente circondata e isolata da tutto il resto della Germania con un possente e invalicabile muro. Gli oltre 100 chilometri di barriera in cemento armato erano la brutale risposta del governo comunista della Germania Est al continuo esodo di cittadini verso la parte occidentale della città, dalla quale era poi possibile raggiungere tranquillamente la Germania occidentale.

Cannone acqua corazzato G5 SK-2 (Sonderkraftfahrzeug 2) alla Porta di Brandeburgo nell’agosto 1961

Il muro divise Berlino per 28 anni, separando irrimediabilmente intere famiglie, costringendo migliaia di berlinesi a spericolate fughe verso l’Ovest, tentativi di oltrepassare la frontiera che costarono la vita ad almeno 133 persone uccise dalla polizia della Ddr.

La conferenza stampa di Günter Schabowski

Ma nel 1989 l’intero blocco comunista vacillava. Erich Honecker, leader del Partito comunista della Germania est, si era ormai dimesso, e il nuovo governo, sotto la pressione dell’opinione pubblica, decise di liberalizzare i viaggi verso la Germania Ovest. Ignaro della precisa tempistica da adottare, fu il ministro della propaganda della Ddr, Günter Schabowski, ad annunciare l’immediata decisione di aprire i posti di blocco, rispondendo durante una conferenza stampa convocata per le 18 del 9 novembre, alla domanda di un giornalista italiano dell’agenzia Ansa. L’annuncio ebbe l’effetto di far scendere in strada migliaia di berlinesi dell’est che si ammassarono vicino al muro chiedendo di passare la frontiera.

10 novembre 1989: dalla notte del 9 novembre alla mattina dell’11 novembre, una folla in festa occupava il muro presso la Porta di Brandeburgo

Prive di ordini precisi le guardie, dopo interminabili conciliabili telefonici con i loro superiori, furono costrette ad aprire i varchi e una massa festosa e commossa si riversò nelle piazze e nelle strade di Berlino Ovest accolta dai loro fratelli.

Fu una delle manifestazioni spontanee più importanti della storia, ripresa dalle telecamere di tutto il mondo che immortalarono la folla di semplici cittadini, armata di martelli e picconi, cominciare a demolire il muro della vergogna. Ancora un anno e la Germania sarebbe stata ufficialmente riunificata, il 3 ottobre del 1990.

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