L’eccidio di Bellolampo: il separatismo vigliacco e stragista

Le pagine più buie della Sicilia e della lotta contro il bandito Giuliano. Una cerimonia di commemorazione e ricordo per i sette carabinieri che persero la vita nella sanguinosa strage del 19 agosto 1949.

Palermo – Oggi, nel cuore della memoria collettiva, si sono celebrati i 74 anni dalla tragica strage di Passo di Rigano, un evento che ha segnato profondamente la storia dell’Italia e l’onore dell’Arma dei carabinieri. Sette valorosi militari persero la vita in quell’attentato, ma il loro coraggio e sacrificio restano impressi nelle pagine dell’eroismo nazionale.

Correva l’anno 1949 quando, il 19 agosto, le note dell’orrore risuonarono a Bellolampo. La banda guidata da Salvatore Giuliano attaccò la caserma dei carabinieri con bombe a mano e raffiche di mitra. L’assedio fu respinto dagli uomini dell’Arma che lanciarono l’allarme e chiesero rinforzi. E così, da Palermo, giunsero i soccorsi a bordo di camionette, in un disperato tentativo di proteggere l’ordine e la sicurezza.

Ma l’oscurità di quella notte nascose l’inganno. A Passo di Rigano, intorno alle 21:30, un autocarro carico di 18 carabinieri fu travolto dall’esplosione di una mina, tirata da un filo che nessuno avrebbe potuto vedere. Il risultato fu devastante: sette valorosi militari persero la vita, numerosi altri rimasero gravemente feriti, lasciando famiglie e colleghi in lutto e una nazione intera sgomenta.

Il fragoroso scoppio fece fermare l’autocolonna, i carabinieri e i poliziotti saltarono a terra dai mezzi e corsero verso il luogo dell’esplosione. L’attentato non andò a segno per intero. Le altre forze di polizia che giunsero da Palermo riuscirono a scampare all’aggressione del terzo gruppo di banditi che li attendeva sulla strada che dal capoluogo siciliano portava a Passo di Rigano e a Bellolampo.

Giovan Battista Aloe, Armando Loddo, Sergio Mancini, Pasquale Marcone, Gabriele Palandrani, Antonio Pubusa e Ilario Russo. I loro resti furono ritrovati dispersi nel raggio di decine di metri, muti testimoni di un sacrificio che non sarà mai dimenticato.

Una stele a ricordo dell’eroico sacrificio

Per onorare la loro memoria, nel settembre del 1992, fu eretta una maestosa stele presso l’incrocio tra via Evangelista Di Blasi e via Ruggeri, il luogo stesso in cui avvenne la strage di Passo di Rigano. L’opera d’arte, realizzata dall’artista Biagio Governali, non solo commemora le vittime, ma simboleggia la forza e la resilienza dell’Arma dei carabinieri.

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