25 Aprile – A Renzo Balbo il premio “Giacomo Ferrari” 2021 alla memoria della Resistenza italiana

Lo scrittore è stato insignito dell’ambito riconoscimento per il libro “La pelle del coniglio” per i tipi della Araba Fenice Editore nell’ambito del Premio letterario “la Resistenza e le Resistenze”

Parma – All’età di 14 anni Renzo Balbo segue il fratello maggiore Adriano e si arruola nella II Divisione Partigiana Langhe comandata dallo zio Giovanni Balbo (Medaglia d’oro al valor militare) e dal cugino Piero Balbo che ispirò allo scrittore Beppe Fenoglio la figura del “Comandante Nord”, il leggendario combattente ne “Il partigiano Johnny.

Armato solo di una piccola pistola Walther 6,35, il giovane Renzo Balbo, su incarico del fratello e del cugino, inizialmente si occupa con altri giovani di raccogliere le armi abbandonate dai soldati italiani della IV Armata, rientrati in Italia dalla Francia e sbandati dopo l’8 settembre.

Renzo Balbo

Il generale nazista delle SS Willy Tensfeld ordina che la casa di famiglia dei Balbo a Cossano Belbo e gli edifici circostanti vengano distrutti con la dinamite. Questa feroce rappresaglia rafforza la volontà dei Balbo e del giovane Renzo di combattere in tutti i modi l’occupante straniero e i suoi alleati fascisti.

Nonostante la giovane età, Renzo Balbo partecipa a scontri armati e vive la vita del guerrigliero sulle montagne piemontesi. Da questa esperienza intensa ed esaltante, nasce oggi alla soglia dei 92 anni, il libro “La pelle di coniglio“, una storia ribelle, “ribelle al Male, alla dittatura“, ma anche alle convenzioni della letteratura e del narrare, con una ricerca stilistica inconsueta nella memorialistica che ricorda la sperimentazione letteraria degli anni ’60.

Come dice l’autore “lo stile d’avanguardia nasce dal piacere di scrivere. È difficile tenermi a bada…”. Il racconto è incentrato sulla figura di “Tesi” (il cugino Renzo Balbo, “il comandante Nord” di Fenoglio) un partigiano ma prima di tutto un uomo diviso fra profondi ideali e sentimenti di amicizia che spesso entrarono in collisione, nei tragici frangenti della guerra di liberazione che aveva dilaniato l’Italia del nord negli ultimi anni del secondo conflitto mondiale. 

Lo scrittore durante la guerra di liberazione

La Storia sorprende una generazione in mezzo al guado della giovinezza, portando amicizie che si saldano per sempre e tradimenti che non avranno perdono.
Renzo Balbo definisce la sua partecipazione alla Resistenza da “anarchico aristocratico” e nonostante l’età è ancora pronto a “mettere in spalla lo Sten e combattere per la libertà del suo paese.” 

Quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria, la Fondazione Archivio Storico Bocchi comunica che la consegna dei premi avverrà in forma privata.

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