Dal messaggio del Papa al Borgo Laudato Si’, un appello a unire fede, giustizia ambientale e speranza.
L’1 settembre è stata la 20° Giornata per la Custodia del Creato, e in un tweet pubblicato su X, il papa
Leone XIV ha ricordato la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. “Uniti a tutti i cristiani celebriamo oggi la X Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato e la prolunghiamo nel Tempo Del Creato fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi. Nello spirito del Cantico di frate sole lodiamo Dio e rinnoviamo l’impegno a non rovinare il suo dono ma a prenderci cura della nostra casa comune” sono le sue parole.
Il Tempo del Creato, è una opportunità per favorire la conversione ecologica, in programma fino al 4 ottobre, festa di san Francesco d’Assisi che Leone XIV ha ricordato nel suo post citando il Cantico di Frate Sole conosciuto anche come Cantico delle Creature che è una lode a Dio e al Creato. Si tratta di una iniziativa promossa da diverse realtà tra cui il Movimento Laudato Si, il Consiglio Ecumenico delle Chiese, la Federazione Luterana Mondiale, la Comunione Anglicana.
Sono state numerose le iniziative di questa Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato che cade nel 1700° anniversario del Concilio Ecumenico di Nicea e nel decimo anno dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. Il Pontefice, scomparso alcuni mesi fa, aveva scelto il tema del Messaggio relativo a questa giornata e cioè “Semi di Pace e di Speranza”.
Nel testo di questo messaggio, scritto e diffuso da Leone XIV, si sottolinea come la terra stia cadendo in rovina e che la distruzione della natura colpisce soprattutto “i più poveri, gli emarginati, gli esclusi”, da qui l’invito del papa a considerare la giustizia ambientale come “una necessità urgente, che va oltre la semplice tutela dell’ambiente”.
“Prendersi cura del Creato non è quindi una questione squisitamente ecologica ma anche e soprattutto il primo, cruciale atto di giustizia e di pace. Perché quando la Terra soffre, i popoli decidono di combattersi”: così si è espresso nel suo articolo ‘Un’ecologia di Pace, riflessioni per il Tempo del Creato’ pubblicato da “l’Osservatore Romano”, Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia.
Nel pomeriggio del 5 settembre, alle ore 16 Leone XIV visiterà il luogo nato per volontà di Papa Francesco, Il ‘Borgo Laudato Sì’ a Castel Gandolfo, presiedendo alla Liturgia della Parola e alla inaugurazione e benedizione del Borgo, dopo che il Maestro Andrea Bocelli e suo figlio Matteo si uniranno in preghiera offrendo un canto.
Il Borgo Laudato Si’ è radicato nella missione della Chiesa di promuovere l’ecologia integrale, unendo la cura per la creazione con la protezione della dignità umana. La missione è affidata al Centro di Alta Formazione Laudato si’, istituito da Papa Francesco con il compito di sensibilizzare su queste tematiche. Lo stesso compito che persegue con i suoi recital teatrali, l’autrice del Progetto OASI di Parole e Musica, nonché attrice, Roberta Arduini in scena con il suo gruppo di maestri musicisti. Di queste sue opere, ne ricordiamo una fra tutte, ‘Echi antichi nella Voce di Madre Terra’, uscita in concomitanza della festa nazionale di San Francesco, che racchiude anche attraverso la sua interpretazione del Cantico delle Creature, nella parte di Madre Terra, tutto l’ Amore che abita dentro e fuori di noi con l’obiettivo di raggiungere il cuore di tutti, siano essi credenti e non.

“Tutti possiamo collaborare per la cura della creazione, abbandonando l’indifferenza e la rassegnazione. Occorre uscire dall’inerzia e dall’egoismo per incontrare e saper scoprire la bellezza in ogni essere vivente e amarla. E’ fondamentale riconnettersi con Noi stessi proprio attraverso il nostro rapporto primordiale con la Terra perché un albero può insegnarci ciò che non si potrà mai imparare da un filosofo un maestro o un guru e non basta l’intelligenza umana per conoscere la Verità suprema perché l’Uomo può essere salvato solo da quell’ Amor che move il sole e l’altre stelle. La Terra siamo noi. Se noi sorridiamo alla Terra, anche lei ci sorriderà. Non basta essere ecologisti per comprenderlo. In fondo, anche Andy Warhol, uno gli artisti più influenti del XX secolo, scrisse tempo fa: Credo che avere la Terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare”, ci ha riferito.
La proprietà del Borgo Laudato Si’ si estende su 55 ettari, include storici giardini, palazzi, monumenti e vestigia archeologiche, zone agricole e nuovi spazi dedicati alla formazione, alla coltivazione biologica e rigenerativa, frutto di un percorso che intreccia spiritualità, educazione e sostenibilità con l’obiettivo di offrire uno spazio aperto, accessibile e inclusivo, per formarsi, riflettere e sperimentare una relazione più consapevole e rispettosa con il creato.