Alcuni residenti di Ponte Brenta (Padova) hanno denunciato tramite l’app della Polizia il comportamento sospetto di un giovanissimo del quartiere.
Padova – Grazie alla segnalazione di alcuni cittadini effettuata tramite l’app YouPol, i poliziotti della Squadra mobile di Padova hanno sorpreso e denunciato due giovanissimi per detenzione e spaccio di hashish.
Alcuni residenti di Ponte di Brenta hanno notato per diverse sere un minorenne del posto uscire di casa, incontrarsi in strada con alcuni coetanei e cedere loro degli involucri, ricevendo in cambio delle banconote.
Acquisita la segnalazione i poliziotti si sono appostati nei pressi dell’abitazione del ragazzo e quasi subito hanno notato un giovane uscire frettolosamente e con fare circospetto. Una volta fermato e controllato è stato trovato in possesso di alcuni grammi di hashish, nascosti negli slip e di un mazzo di chiavi, risultate essere quelle della casa del giovane oggetto di segnalazione.
Raggiunto l’appartamento, di fronte all’atteggiamento nervoso del minore gli agenti hanno avvisato i suoi genitori, al momento non presenti in casa. Una volta arrivato il padre hanno proceduto alla perquisizione personale e della cameretta dove sono stati trovati, nascosti in una cassettiera di metallo, un panetto di hashish e materiale per il confezionamento della droga.
A quel punto i poliziotti hanno deciso di estendere il controllo anche all’abitazione del giovane controllato in strada e precedentemente ritenuto un semplice acquirente. Una volta lì, alla presenza della madre, nascosto tra gli indumenti del giovane, hanno trovato un panetto di hashish e circa 800 euro in contanti.
I due minori sono stati condotti in Questura, accompagnati dai genitori, e sottoposti alle procedure previste. Youpol è l’app realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare principalmente episodi di spaccio, bullismo e violenza domestica, scaricabile su Apple store e Google play. Grazie ad essa molti cittadini segnalano quotidianamente i fatti più disparati, spesso cogliendo sul nascere contesti di microcriminalità che rischiano di radicarsi nei loro quartieri. Con un semplice messaggio testuale, talvolta anche in forma anonima, chiedono l’intervento della Polizia, che a seconda delle esigenze invia le Volanti oppure, come nel caso appena raccontato, gli equipaggi in borghese della Squadra mobile.