Che fine ha fatto l’agente in pensione?

No, non glieli dovevi dare” dice infuriato Vittorio Maullu mentre parla al telefono con il suo interlocutore. La frase risuona all’infinito nelle orecchie dei familiari del poliziotto in pensione da quel lontano 9 dicembre 2019. Vittorio infatti da quel giorno e dopo quella telefonata è scomparso nel nulla.

Cagliari – Vittorio ha 58 anni, era un agente di polizia penitenziaria in pensione e viveva nel capoluogo sardo. Il giorno della scomparsa si trovava ad Asuni, 300 abitanti, in provincia di Oristano, dove si era recato per trovare la madre e la sorella, poiché la sua famiglia è originaria del piccolo paesino nel centro Sardegna.

Vittorio Maullu

È proprio dopo quella frase pronunciata al telefono, con un interlocutore tuttora sconosciuto, che Vittorio è uscito di casa ad Asuni, alle 13.30. È stato visto in un bar del centro paese alle 13.45, a prendere un caffè e comprare le sigarette. Si era cambiato d’abito prima di uscire di casa. Indossava la tuta mimetica che usava per andare a caccia o raccogliere funghi. La videocamera da lui installata nella propria abitazione, sia all’interno che all’esterno, lo aveva ripreso mentre preparava uno zaino che però riempiva di oggetti o chissà di che cos’altro fuori dalla portata ottica della telecamera collegata al registratore a circuito chiuso.

Intorno alle 15 mandava un messaggio alla famiglia, Una sola parola:“Ciao”. Inviava lo stesso messaggio alla moglie e a ciascuno dei 4 figli. Era forse un modo per sentire la moglie e i figli più vicini, in un momento particolarmente delicato per Vittorio? È stato proprio Vittorio a mandare quel messaggio? Dalle 16 in poi il suo cellulare risultava spento e non si sarebbe mai più riacceso. La sua auto verrà ritrovata in paese, senza alcuna traccia che fornisse ulteriori indizi. La vettura era regolarmente parcheggiata, chiusa a chiave, con gli occhiali e i documenti all’interno dell’abitacolo. Dello zaino invece nessuna traccia.

Le avverse condizioni meterologiche di quella sfortunata giornata, fanno cessare le ricerche dell’uomo quasi subito. Complice il Covid che imperversa al tempo. La scomparsa dell’uomo cadeva inaccettabilmente nel dimenticatoio.

L’associazione Penelope per gli scomparsi non si arrende e si rivolge al Commissario di Governo a Roma, riuscendo nell’intento di far riaprire le indagini, il 16 gennaio 2020. Le ricerche dell’ex guardia penitenziaria vengono riprese nella vicina diga di Pranu Antoni e dintorni. Ma rimangono senza esito. La sua sparizione ha a che fare con la frase “No, non glieli dovevi dare”? Potrebbe dirlo solo il suo interlocutore telefonico che, per il momento, rimane ignoto. Soltanto lo sconosciuto potrebbe spiegare a che cosa si riferisse Vittorio quel maledetto giorno.

Diga di Pranu Antoni

Oppure la sua scomparsa è legata alla sua attività precedente? Ad una lite con un detenuto? Vittorio tempo prima aveva raccomandato alla famiglia di fare attenzione, come se ci fosse un pericolo incombente. La sparizione è dovuta a problemi di salute di cui Vittorio non ha parlato alla famiglia? Fuga volontaria o sequestro di persona? Lupara bianca? L’unica certezza per ora è che Vittorio é entrato a far parte della lunghissima schiera di persone misteriosamente scomparse.

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