Visibilia, la Procura di Milano chiede il rinvio a giudizio per Daniela Santanchè

L’accusa è di truffa ai danni dell’Inps per presunte irregolarità nell’uso dei fondi per la cassa integrazione nel periodo della pandemia di Covid19.

Milano – La Procura di Milano ha annunciato in una nota di aver chiesto il rinvio a giudizio per il ministro del Turismo Daniela Santanchè e per altre persone, oltre che per le società Visibilia editore e Visibilia concessionaria, con l’accusa di truffa ai danni dell’Inps per presunte irregolarità nell’uso dei fondi per la cassa integrazione nel periodo della pandemia di Covid19. Si tratta di uno dei due filoni di indagine sulle attività di Visibilia; nel secondo, la Procura ha chiuso le indagini nell’aprile scorso e mantenuto per il ministro l’accusa di falso in bilancio. 

La vicenda ruota intorno ai dipendenti di Visibilia messi in cassa integrazione a zero ore in tempi di emergenza Covid e pagati dallo Stato con gli aiuti pubblici varati dal governo Conte 2, ma che – secondo gli inquirenti – continuavano a lavorare. Complessivamente, sarebbero state ingiustamente ottenute 20.117 ore di cassa integrazione per un totale di 126.468 euro chiesti e ottenuti dall’Inps durante il periodo del Covid, dal maggio 2020 al febbraio 2022 per sette dipendenti di Visibila Editore e sei di Visibila Concessionaria, i quali in realtà avrebbero continuato a lavorare regolarmente.

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