La decisione di denunciare dopo l’ennesimo episodio: entrambi erano ospiti di una struttura di accoglienza nell’hinterland calabrese.
Cosenza – Un’altra storia di violenze e maltrattamenti. Ieri la polizia ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere nei confronti di un uomo camerunense di 25 anni. All’indagato sono contestati i reati di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.), oltre a lesioni personali aggravate (artt. 582-585 c.p.) e violenza sessuale (art. 609 bis c.p.), commessi ai danni della convivente, connazionale dell’uomo. Entrambi erano ospiti di una struttura di accoglienza nell’hinterland del capoluogo bruzio. Il provvedimento è il risultato di un’intensa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica, avviata in seguito a una denuncia sporta dalla vittima lo scorso novembre e raccolta dai poliziotti della Squadra Mobile.
La donna, dopo l’ennesimo episodio di violenza subito, che l’ha costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza, si è recata presso gli uffici della Questura. Durante la denuncia, ha raccontato di convivere con l’indagato da tempo, prima in un altro stato europeo e poi in Italia. Ha descritto una situazione di sofferenza quotidiana, caratterizzata da continui ordini, punizioni e brutali atti di violenza, accompagnati da minacce di morte che instillavano in lei la paura di essere uccisa.
Gli operatori della Squadra Mobile, specializzati nella trattazione di reati a danno delle fasce deboli, hanno ascoltato la donna con particolare sensibilità, raccogliendo dettagliate descrizioni dei maltrattamenti subiti. Le successive indagini, svolte con il coordinamento della Procura e mediante l’escussione di soggetti a conoscenza dei fatti, hanno confermato il quadro descritto nella denuncia. L’attività investigativa si è conclusa con l’esecuzione del provvedimento cautelare, ribadendo l’impegno e la sensibilità della Polizia di Stato e della Procura di Cosenza, sotto la direzione del Questore Cannizzaro, nel contrastare il fenomeno della violenza di genere e tutelare le fasce deboli.