Violenza e vandalismo a scuola, preside indagata per omissione di denuncia e diffamazione

La dirigente del Polo Tecnico Professionale di Lugo (Ravenna) accusata di non aver segnalato alle forze dell’ordine atti di vandalismo e una rissa tra studenti. Aperto anche un fascicolo per un post su Facebook.

Ravenna – È finita al centro di un’indagine giudiziaria Electra Stamboulis, dirigente del Polo Tecnico Professionale di Lugo, nel Ravennate, dopo una serie di episodi verificatisi tra il 2024 e il 2025 all’interno dell’istituto scolastico. La dirigente è stata raggiunta da un avviso di conclusione indagini con l’accusa di omissione di denuncia: secondo la Procura, avrebbe scelto di gestire internamente atti di vandalismo, risse e danneggiamenti, senza informare le forze dell’ordine, nonostante si trattasse di reati procedibili d’ufficio.

A riportare la notizia sono i quotidiani locali Il Resto del Carlino e Corriere di Romagna. Tra i fatti contestati, deturpamenti, imbrattamenti, interruzioni di pubblico servizio causate da falsi allarmi durante le lezioni, oltre a una violenta aggressione avvenuta nel marzo scorso nel cortile dell’istituto: un ragazzo di 16 anni è stato preso a calci e pugni da alcuni compagni, al culmine di una lite, mentre un altro studente filmava la scena col cellulare. Il caso è attualmente seguito dalla Procura dei Minorenni di Bologna.

Nel frattempo, il padre del giovane aggredito ha denunciato la dirigente anche per diffamazione aggravata, a causa di un post pubblicato su Facebook in cui la preside avrebbe fatto riferimento al figlio, contribuendo – secondo l’accusa – a ledere la sua reputazione. Per questo episodio, la dirigente è stata raggiunta da un avviso di garanzia.

Gli investigatori del Commissariato di Lugo, coordinati dal Pubblico Ministero Francesco Coco, hanno raccolto una ventina di testimonianze, perlopiù da parte di docenti, su fatti mai formalmente denunciati, ma potenzialmente rilevanti penalmente. Anche l’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna ha aperto un accertamento ispettivo sulla condotta della dirigente.

Dal canto suo, Electra Stamboulis, difesa dall’avvocata Paola Converti, ha dichiarato al Carlino: “Ho la massima fiducia nell’autorità giudiziaria e ritengo che le mie osservazioni debbano essere presentate esclusivamente nelle sedi istituzionali competenti”.

La vicenda, ancora tutta da chiarire, solleva interrogativi sul confine tra autonomia scolastica e obblighi di legge, in particolare quando si tratta di sicurezza e responsabilità penali all’interno degli istituti.

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