La manifestazione è degenerata quando manifestanti incappucciati hanno attaccato il cordone delle forze dell’ordine.
Torino – (Foto Ansa) La mobilitazione organizzata a seguito dello sgombero dello spazio sociale Askatasuna si è trasformata in un teatro di violenza nel capoluogo piemontese. L’escalation è iniziata nelle prime fasi del corteo, quando alcuni partecipanti con il viso nascosto hanno cercato di sfondare lo schieramento degli agenti, lanciando bottiglie e altri oggetti contro le linee di sicurezza. Le forze dell’ordine hanno reagito impiegando idranti e gas lacrimogeni per respingere i dimostranti.
La tensione è rapidamente aumentata con una serie di cariche reciproche: gli agenti hanno fatto uso di manganelli mentre alcuni manifestanti hanno risposto con bastoni. Durante gli scontri, i dimostranti hanno appiccato il fuoco ad alcuni contenitori per rifiuti che avevano precedentemente posizionato come barricate lungo Corso Regina Margherita nel tentativo di ostacolare l’avanzata delle forze dell’ordine.
Un gruppo di antagonisti ha fatto esplodere fuochi pirotecnici in direzione degli agenti, mentre altri hanno scagliato pietre di grosse dimensioni verso i reparti mobili schierati, che hanno nuovamente risposto con l’utilizzo di gas lacrimogeni per disperdere gli assembramenti più aggressivi.
Il corteo era iniziato in modo pacifico con la partecipazione di oltre duemila persone, includendo giovani, nuclei familiari e abitanti del quartiere Vanchiglia. Tra i partecipanti erano presenti anche bambini che reggevano uno striscione decorato con impronte di mani colorate. Alla manifestazione hanno preso parte gruppi provenienti da Milano, Genova e dal Nord Est del Paese, con numerosi vessilli del movimento No Tav e bandiere in sostegno alla causa palestinese.