Nuovo blitz della Gdf dopo quello di dicembre scorso. nel mirino crediti d’imposta inesistenti, monetizzati e detenuti nei cassetti fiscali.
Vibo Valentia – Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, in prosecuzione di un’attività già avviata a dicembre, ha scandagliato i cassetti fiscali di soggetti economici operanti in diversi settori, e ha scoperto che hanno generato decine di milioni di euro di crediti d’imposta per lavori edilizi mai eseguiti. All’esito degli accertamenti, conclusi il mese scorso, sono stati contestati, ai titolari e rappresentanti legali delle ditte individuali e società sottoposte a controllo, crediti d’imposta inesistenti, generati, ceduti, monetizzati e detenuti sui cassetti fiscali, per un ammontare complessivo di circa 75 milioni di euro.
La scoperta è avvenuta durante i controlli disposti dalla “Cabina di Regia” istituita presso il Nucleo Speciale Tutela Entrate e Repressione Frodi Fiscali della Guardia di Finanza per il contrasto alle frodi in materia di cessioni dei crediti d’imposta. Controlli a tappeto nei confronti di diversi soggetti economici operanti nelle province di Vibo Valentia, Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria, nonché in altre province del territorio nazionale, che hanno incassato i fondi previsti e stanziati dal Governo nell’ambito del “Decreto Rilancio”, sotto forma delle diverse tipologie di “bonus edilizi” (“ecobonus”, “sisma-bonus”, “bonus facciate”, “bonus ristrutturazioni”, etc.).
Dai riscontri documentali sul campo, si è accertato che i titolari e rappresentanti legali delle ditte individuali e società sottoposte a controllo abbiano creato crediti d’imposta fittizi per lavori edilizi fantasma i quali, dopo una serie di “cessioni a catena” a soggetti economici privi di reale operatività, sono stati monetizzati attraverso il sistema creditizio.
Una maxi frode da 75 milioni di euro, a cui vanno sommati i circa 50 milioni già contestati alla fine del 2023 dallo stesso Reparto delle Fiamme Gialle, in relazione ai quali l’Agenzia delle Entrate ha già emesso immediati atti di recupero per circa 100 milioni di euro, relativi ai crediti d’imposta inesistenti accertati, comprensivi di sanzioni ed interessi. Oltre agli illeciti individuati sono state contestate numerose violazioni alla normativa fiscale, connesse al mancato rispetto delle norme tributarie e dichiarative dei soggetti attenzionati.