Via libera del Consiglio Ue alla missione a Gaza. Tajani: “I carabinieri andranno a Rafah”

Il ministro degli Esteri a Bruxelles: “La missione partirà da Vicenza con un volo militare. Ci sono italiani, spagnoli e francesi”.

Bruxelles – Via libera del Consiglio Ue a una missione europea a Gaza e il ministro degli Esteri Antonio Tajani si è detto subito disponibile a una partecipazione di un contingente militare italiano. I carabinieri dovrebbero partire “a breve” per il valico di Rafah, nella Striscia di Gaza. Così il vicepremier a margine del Consiglio a Bruxelles. “La missione militare che andrà a fare controllo a Rafah – ha fatto sapere – partirà da Vicenza con un volo militare. Ci sono italiani, spagnoli e francesi”.

La missione Eubam Rafah, che aveva il compito di assicurare una presenza terza al valico di Rafah, è stata sospesa quando è scoppiata la guerra a Gaza e ora, con il cessate il fuoco, dovrebbe essere ripristinata. “Non è una missione molto numerosa – ha affermato – ma è significativo che l’Europa vada al valico di Rafah”, dove opereranno anche i palestinesi. “Coinvolgere l’Anp anche per quanto riguarda il futuro della Palestina è la cosa migliore che si possa fare”. E ancora, sulla missione Eubam a Rafah, ha rilevato: “secondo me è di grande importanza, anche simbolica: c’è una presenza europea nel momento in cui c’è il cessate il fuoco per verificare il passaggio in quel valico e ci saranno i carabinieri italiani e a breve inizierà la missione”.

Gaza

“Mi auguro che possa, come probabile, esserci anche una presenza della polizia dell’Autorità nazionale palestinese, che guarda caso è anche formata dai nostri carabinieri”, ha auspicato ribadendo che il ripristino della missione è “un passo avanti”. L’Italia, ha detto ancora, è “d’accordo” a investire fondi per la Difesa ma per arrivare al 2% serve “lo scorporo dal patto di stabilità” o altre misure comuni europee, “come i bond o una sorta di Mes per la difesa”. “Purtroppo a causa del superbonus ora abbiamo dei problemi per le risorse”, ha precisato. Sul futuro aumento dei target Nato Tajani ha detto che “per ora pensiamo ad arrivare al 2%, per noi è già difficile così”.

Il ministro ha aggiunto ancora che con l’Austria e con il sostegno del Portogallo l’Italia ha inviato una lettera a Kaia Kallas per “aprire un dialogo con la Siria“. “I primi segnali sono stati positivi, certamente valuteremo cosa accadrà nelle prossime settimane, nei prossimi mesi però riteniamo che si debba aprire un confronto”, ha detto prima di raggiungere gli omologhi.

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