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Vertice Fao, il piano del ministro Lollobrigida per l’agricoltura

Il secondo giorno del Summit Fao  è iniziato con una sessione plenaria speciale guidata dall’Onu. All’evento il ministro Lollobrigida ha presentato il piano del governo che prevede l’avvio del servizio civile agricolo.

ROMA – Da una parte le sfide dei paesi per la trasformazione dei sistemi alimentari, dall’altra la ricetta del ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, per il settore. Sono stati questi i temi del secondo giorno del vertice Fao che si sta svolgendo a Roma e che oggi chiuderà.

La sessione è stata aperta dall’intervento del direttore generale della Fao, Qu Dongyu, che ha posto una domanda ai paesi partecipanti: “Come tradurre la trasformazione dei sistemi agroalimentari in azioni concrete?”.

Ha quindi posto le basi per le azioni da mettere in campo, come l’abbattimento delle barriere e la cooperazione, in un lungo messaggio di unità con il quale ha invitato i paesi a “lavorare insieme condividendo esperienze e convertendo le sfide in opportunità di cambiamento”.

Dobbiamo cambiare il nostro modello di business, dobbiamo cambiare il modo in cui lavoriamo insieme“, ha esortato Dongyu che ha poi ricordato che il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile è possibile solo attraverso la trasformazione dei sistemi agroalimentari.

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La sede della Fao a Roma

CIBO E AGRICOLTURA INTERCONNESSI

Ma se per il direttore generale della Fao cibo e agricoltura sono interconnessi, spesso accade che le “diverse agende non sono allineate”. Perché spesso quelle che definisce “strozzature nei processi e nelle politiche di governance” riescono a ostacolarel’azione collettiva e coerente, determinando un divario tra le aspettative politiche e il loro impatto sul terreno“.

PIÙ COORDINAMENTO

DA qui l’invito a maggiore cooperazione e azioni coordinate per lavorare in modo da collegare le azioni da mettere in campo. “Affrontare le perdite e gli sprechi alimentari porta a una maggiore efficienza per l’economia, migliorando l’accesso a diete sane, un uso efficiente della nostra acqua e del suolo e riducendo le emissioni di gas serra”, ha detto.

IL PRIMO MINISTRO NEPALESE

Molti gli interventi, tra questi quello di Pushpa Kamal Dahal, primo ministro nepalese. Il paese, ha detto il premier, si sta concentrando sul “miglioramento della produttività agricola sostenendo l’agricoltura locale e investendo in migliori sistemi di stoccaggio e riducendo al minimo gli sprechi”. E non solo, perché il Nepal sta lavorando per rivitalizzare i sistemi alimentari indigeni locali e far rivivere antichi cereali alimentari come il miglio.

LA TAVOLA ROTONDA

La seconda giornata è stata caratterizzata da una tavola rotonda alla quale hanno partecipato Mohammad Abdur Razzaque, ministro dell’agricoltura del Bangladesh; Mariam Almheiri, ministro dei cambiamenti climatici e dell’ambiente degli Emirati Arabi Uniti; Jennifer Moffitt, sottosegretario all’agricoltura degli Stati Uniti per i programmi di marketing e regolamentazione; e Estherine Fotabong, direttrice dell’agricoltura e dei sistemi alimentari e della sostenibilità ambientale dell’Agenzia per lo sviluppo dell’Unione africana.

Il fulcro intorno al quale si sono svolti i lavori è stato il progresso. Delle tecnologie e dei mezzi per sostenere non solo il comparto agricolo e i coltivatori, ma anche i partenariati per avviare le trasformazioni necessarie per gestire i cambiamenti climatici.

La Fao inoltre sta aiutando gli stati a incentivare l’agricoltura tra i più giovani e le colture locali, ma anche per aumentare gli scambi peer-to-peer.

LA RICETTA DI LOLLOBRIGIDA PER L’AGRICOLTURA

Al vertice Fao è intervenuto anche Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura, che nel corso di un panel ha illustrato le politiche nazionali del Governo Meloni.

Abbiamo sviluppato una nuova strategia di gestione del rischio che prevede una combinazione di interventi volti ad aumentare la resilienza delle nostre aziende, fra cui il fondo mutualistico nazionale per la copertura di danni catastrofali”.

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Il ministro Francesco Lollobrigida

E ha quindi annunciato la partenza del “servizio civile agricolo che permetterà ai giovani di fare un’esperienza di contatto con il mondo dell’agricoltura. Vogliamo che l’agricoltura torni centrale anche in termini culturali, non solo per la produzione ma anche per la manutenzione del territorio“, ha concluso.

L’INCONTRO BILATERALE CON IL MINISTRO DEL KAZAKISTAN

Al termine del panel Lollobrigida ha incontrato il collega del Kazakistan, Yerbol Karashukeyev e ha poi avuto breve colloquio con l’omonimo tunisino Abdelmonaem Belaati.

Il confronto con il ministro kazako è stata l’occasione per pianificare una maggiore collaborazione fra le due Nazioni, coinvolgendo le imprese che già operano nello Stato e quelle nuove interessate a investire in nuovi mercati. Lollobrigida ha espresso la volontà di accrescere gli investimenti in Kazakistan e aumentare la cooperazione tra le aziende specializzate in produzione, trasformazione ed esportazione dei prodotti, sia verso mercati asiatici sia a compensazione delle filiere più deboli, europee e italiane, come quella del grano.

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