Ieri è stata data esecuzione alla misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo fortemente indiziato di aver commesso atti persecutori nei confronti di alcuni conoscenti.
Vercelli – In particolare l’uomo è stato denunciato da alcuni condomini di uno stabile sito in Vercelli e dal titolare di un esercizio pubblico del capoluogo i quali, senza un comprensibile motivo, erano diventati, unitamente ai propri familiari, l’obiettivo degli eccessi di ira dell’uomo. Gli accertamenti posti in essere dagli agenti della Squadra Mobile, dai quali emerge chiaramente lo stillicidio persecutorio fatto di messaggi e telefonate minatorie, oltre che vere e proprie aggressioni fisiche ai danni delle persone offese e dei loro parenti, hanno permesso di raccogliere una serie di elementi tali da portare all’emissione della misura cautelare, la cui esecuzione ha posto fine ad una persecuzione ingiustificata che procedeva da mesi senza soluzione di continuità in danno delle parti offese.
Al termine delle formalità di rito l’uomo è stato associato presso la Casa Circondariale di Vercelli, in attesa di determinazioni da parte della competente A.G..
Si tratta dell’ulteriore misura cautelare eseguita dalla Polizia di Stato in materia di violenza di genere che vede impegnati gli uomini di via S. Cristoforo sulla materia non solo dal punto di vista repressivo, ma anche sul piano preventivo con iniziative nelle scuole e nelle piazze per educare i più giovani ed informare la collettività sugli strumenti legislativi presenti nel nostro ordinamento per combattere l’odioso fenomeno della violenza nei confronti di donne e fasce deboli.
Dal gennaio 2022 sono state 16 le misure cautelari adottate in materia di violenza di genere (custodia in carcere, allontanamento dalla casa della famiglia e divieto di avvicinamento alla casa della famiglia o della vittima), 86 le persone denunciate a vario titolo per violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e stalking e lesioni personali.
Il questore ha adottato 8 ammonimenti, di cui 2 per atti persecutori a richiesta di parte e 6 per violenza domestica. Infine 139 sono stati gli interventi per violenza domestica e liti in genere tra congiunti e conviventi che hanno alimentato la banca dati SCUDO, appositamente costituita per monitorare preventivamente il fenomeno della violenza di genere.