Venezia – Arrestato latitante in fuga dal 2014

L’uomo è stato estradato e condotto al carcere di Milano Opera. Era ricercato per reati gravi, tra cui immigrazione clandestina, prostituzione, armi e droga.

Venezia – La Polizia di Stato ha individuato e rintracciato un uomo, destinatario di un mandato di arresto europeo in quanto latitante dal 2014, essendo stato condannato in via definitiva per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, reati in materia di armi e di sostanze stupefacenti, falso documentale nonché per ulteriori gravi delitti.

L’attività di indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Venezia nell’ambito del progetto “Wanted”, coordinato dal Servizio centrale operativo e finalizzato al rintraccio e cattura di soggetti latitanti, ha consentito di individuare e rintracciare il soggetto, un cittadino di nazionalità straniera il quale, tra il 2004 ed il 2005, nell’ambito dell’Operazione denominata “DEBAR”, era stato indagato ed in seguito condannato per i reati sopra descritti.

In esecuzione alla sentenza definitiva, nel novembre del 2014 la Procura della Repubblica di Venezia aveva disposto l’Ordine di Esecuzione per la Carcerazione nei confronti dell’uomo, dovendo lo stesso scontare la pena di oltre 6 anni di reclusione.

A seguito dell’emissione di tale provvedimento, il soggetto si era dato alla latitanza abbandonando il territorio italiano, motivo per il quale era stata disposta dalla Corte d’Appello di Venezia la richiesta internazionale di arresto provvisorio a fini estradizionali.

La lunga attività di indagine svolta dagli investigatori della Squadra Mobile lagunare, in collaborazione con il Servizio Centrale Operativo e per il tramite del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, ha infine consentito di localizzare in territorio elvetico il soggetto, che nel frattempo aveva cambiato generalità, dove è stato rintracciato e fermato.

L’uomo, estradato in Italia, è stato accompagnato presso la frontiera di Ponte Chiasso (CO), dove, in esecuzione all’ordine di carcerazione summenzionato, i poliziotti della Squadra Mobile lagunare e gli operatori della Polizia di Frontiera di Ponte Chiasso (CO) lo hanno tratto in arresto ed in seguito tradotto presso la casa circondariale di Milano Opera per l’espiazione della pena.