La Guardia di Finanza di Salò ha scoperto un’associazione a delinquere dedita alla vendita fraudolenta di finti rilevatori di gas. Oltre 200 vittime in diverse regioni italiane e un guadagno illecito di oltre 2,1 milioni di euro.
Brescia – La Guardia di Finanza di Salò, su delega della Procura di Brescia, ha condotto perquisizioni nelle province di Brescia, Cremona e Mantova per smantellare un’organizzazione criminale dedita a truffe su larga scala, principalmente ai danni di persone fragili. L’operazione ha coinvolto 45 finanzieri, supportati da colleghi di Mantova e Cremona, un’unità cinofila “cash-dog” e il supporto tecnico dello S.C.I.C.O. per individuare beni occultati.
L’indagine ha rivelato una rete composta da 48 persone con base a Brescia, accusate di vendere finti rilevatori di gas tramite vendite porta a porta. Gli operatori utilizzavano POS portatili per addebitare ai clienti importi superiori a quelli concordati nei contratti firmati.
L’organizzazione ha operato in diverse regioni italiane, tra cui Toscana, Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Veneto, con 208 episodi di truffa accertati. Le somme illecitamente ottenute superano i 2,1 milioni di euro. Le perquisizioni mirano a individuare ulteriori prove e a recuperare i proventi del reato.