Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e spaccio tra Matera e Altamura: arresti effettuati dai carabinieri nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza. In totale sono coinvolte 34 persone.
Matera/Potenza – In data odierna la Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, ha delegato i carabinieri del Comando provinciale di Matera, a dare esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip distrettuale di Potenza nei confronti di 34 indagati ritenuti gravemente Indiziati — a vario titolo — di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, traffico e cessione di sostanze stupefacenti. Uno degli elementi al centro dell’indagine riguarda il fatto che quasi tutta la droga venduta nel Materano proveniva dalla vicina città di Altamura, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, che questa mattina ha portato a diversi arresti. In totale sono 34 i provvedimenti emessi dal gip distrettuale del capoluogo lucano ed eseguiti questa mattina dai carabinieri.
L’indagine – svolta dalla Compagnia carabinieri di Matera e coordinata dalla procura distrettuale Antimafia di Potenza – traeva origine da servizi di osservazione e pedinamento eseguiti nei confronti di tossicodipendenti materani, che consentivano di individuare sia i luoghi di spaccio che chi sembrava gestire tale illecita attività – consentiva di accertare a livello gravità Indiziaria che la quasi totalità della droga smerciata nel materano proveniva dalla vicina città di Altamura.
In particolare – secondo quanto reso noto in una nota a firma del procuratore distrettuale antimafia di Potenza, Francesco Curcio – un gruppo avente stabile sede in Matera, composto da materani ma anche da pugliesi, acquistava rilevanti quantitativi di stupefacente nella citata località pugliese e, attraverso una rete di stabile ed organizzata di pusher radicata a Matera, gestiva le piazze di spaccio in tale città.
I primi riscontri all’indagine conducevano all’arresto in flagranza di due componenti del sodalizio trovati in possesso di circa 60 grammi di eroina destinati allo spaccio.
Le successive investigazioni, corroborate dall’analisi dei dati contenuti nei telefoni cellulari sequestrati, permettevano di identificare altri membri del gruppo criminale i quali, sottoposti ad intercettazioni telefoniche e a mirati servizi di osservazione e pedinamento, venivano tratti in arresto ln flagranza di reato, con il conseguente sequestro di cospicue quantità di stupefacente.
In totale si procedeva all’arresto in flagranza di reato di 8 persone ed al sequestro di circa 1 kg di stupefacenti, tra eroina e cocaina.
Rimane ferma la presunzione d’innocenza per tutti gli indagati fino ad eventuale condanna definitiva, precisandosi restrittivi che i provvedimenti sono stati adottati dal giudice sulla base di un compendio indiziario ritenuto grave.