La conferma dal test del Dna disposto dalla Procura di Treviso per dissipare i dubbi che il bambino potesse essere stato concepito con l’ex amante kosovaro, accusato dell’omicidio.
Treviso – Il figlio che aspettava Vanessa Ballan, la cassiera 26enne barbaramente uccisa un mese fa nella sua casa di Riese Pio X, in provincia di Treviso, era del compagno Nicola Scapinello e non del presunto assassino, l’ex amante kosovaro Bujar Fandaj. È quanto hanno stabilito gli esami sul dna del feto, eseguiti su disposizione del procuratore capo di Treviso, Marco Martani, “per dissipare i dubbi che il bambino in arrivo fosse dell’indagato”.
Fandaj, il 41enne operaio kosovaro accusato dell’omicidio e con il quale la vittima aveva avuto una relazione, è attualmente in carcere. Dall’autopsia sul cadavere della vittima, uccisa alla dodicesima settimana di gestazione, era emerso che Vanessa è stata uccisa con otto coltellate, sei profonde e due superficiali: fatali i colpi ai polmoni e al cuore. La giovane donna era inoltre stata picchiata e aveva cercato disperatamente di difendersi.