Controlli a tappeto Gdf e Agenzia Dogane: i contanti intercettati nei bagagli di oltre 180 passeggeri al Marconi negli ultimi sei mesi.
Bologna – L’attività di contrasto al traffico illecito di valuta presso l’aeroporto “Guglielmo Marconi” ha visto, negli ultimi sei mesi, un’intensificazione dei controlli da parte della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli. Il piano d’azione congiunto ha mirato a monitorare i flussi di passeggeri, concentrandosi sui voli a maggiore rischio, con l’obiettivo di intercettare i tentativi di trasferire valuta senza la dovuta dichiarazione.
Nel corso di questa operazione, sono stati identificati oltre 180 passeggeri che cercavano di trasportare somme superiori ai limiti consentiti senza dichiararle, per un totale di 2,8 milioni di euro. La normativa vigente impone la dichiarazione in dogana di somme pari o superiori a 10mila euro per i trasferimenti in entrata o in uscita dal territorio nazionale.
La maggior parte dei trasgressori ha scelto di estinguere la violazione mediante il pagamento della sanzione prevista, sfruttando l’istituto dell’oblazione. Tuttavia, per i recidivi, ossia coloro che erano già stati sanzionati in precedenza, è stato applicato il sequestro amministrativo di parte della valuta. Un caso significativo ha coinvolto un cittadino marocchino residente in Italia, proveniente da Casablanca, che trasportava oltre 50mila euro non dichiarati. In questo caso, la normativa prevede il sequestro del 50% della somma eccedente il limite consentito, pari a oltre 20mila euro.
Questi episodi, sebbene apparentemente di natura amministrativa, mettono in luce come possano nascondere fenomeni più gravi, come il riciclaggio di denaro e il finanziamento di attività illecite, dimostrando così l’importanza di un’attività di controllo continua e rigorosa.