Valencia, è apocalisse: ancora allarme piogge, si cercano centinaia di dispersi [VIDEO]

Disastro senza precedenti in Spagna: 217 finora le vittime accertate. Sale il rischio infezioni: “Attenzione all’acqua e al cibo perchè potrebbe essere contaminato”. Fango e urla contro re Felipe e il premier Sanchez: “Assassini” [IL VIDEO]

Continua l’allarme maltempo in Spagna. L’Agenzia meteorologica statale (Aemet) ha emesso un’allerta arancione sul litorale della provincia di Valencia, sulla costa e nell’entroterra settentrionale di Castellón a causa di precipitazioni che potrebbero raggiungere i 150 litri per metro quadrato in 12 ore. L’area è già martoriata per la disastrosa alluvione di cinque giorni fa, costata la vita finora a 217 persone (ma il numero delle vittime è destinato tragicamente a salire). Allarme rosso per piogge torrenziali, invece, nella provincia di Almería. “Possibili straripamenti di canali e allagamenti. Il pericolo è estremo! Non viaggiare se non strettamente necessario!”, si legge nel messaggio postato alle autorità sui social.

Nel video le immagini dell’immane tragedia

Centinaia di dispersi, si cerca nei parcheggi – Al momento sono ancora centinaia i dispersi, ma col passare dei giorni le speranze di trovare qualcuno ancora in vita si assottiglia sempre di più. C’è poi apprensione e terrore per quanto potrebbe emergere dal parcheggio sotterraneo del mega centro commerciale Bonaire di Aldaia, dove le idrovore hanno aspirato il 75% dell’acqua che arriva a quattro metri di altezza nei due piani interrati. Nel parcheggio sono entrati i vigili del fuoco e i militari dell’Ume con alcuni scafi, per cercare persone nelle auto sommerse in quello che potrebbe essere un enorme “cimitero di fango”. La Protezione civile ha attivato team di psicologi per assistere i familiari delle possibili vittime.

Il parcheggio del centro commerciale Bonaire sommerso dalle acque. Potrebbe essere “un cimitero”

Ulteriori ricerche si concentrano nei parcheggi di altri centri commerciali –  in quello del supermercato Consum, a Benetusser si cercano almeno 20 persone – e abitazioni rimasti finora isolati dalla marea di fango. Oltre 1900 sono state le chiamate dei familiari per segnalare persone di cui si sono perse le tracce. Il numero dei dispersi, però, non è stato ancora calcolato con precisione perché – spiega il ministro dell’Interno, Fernando Grande Marlaska – in gran parte questo risponde alla mancanza di comunicazioni. Stime del genere ci indurrebbero in errore e non generano fiducia“, ha aggiunto.

L’allerta, che sarà attiva dalle 9:00 alle 23:59 di oggi, prevede anche precipitazioni di 50 litri per metro quadrato in un’ora sulla costa meridionale di Valencia e di 40 l/m4 in un’ora nella parte centro-settentrionale, a Castellon. Secondo l’agenzia Aemet i temporali potrebbero essere accompagnati anche da grandine.

La macchina dei soccorsi – E mentre infuriano le polemiche sulla gestione dell’allerta, dell’emergenza e dei soccorsi, sono in tutto 7.500 i membri dell’esercito impegnati sul territorio nella ricerca dei dispersi, ai quali si sono uniti 5.000 fra agenti di polizia e guardia civile mobilitati dal ministero dell’Interno, andati a rinforzare il contingente di 5.000 unità già presenti sul territorio. Secondo le autorità è stata ripristinata l’elettricità per il 94% delle utenze, ma 7mila persone restano ancora senza luce e in migliaia senza acqua. Migliaia anche i volontari giunti da ogni parte del Paese per spalare il fango, sgomberare le strade da auto e detriti e portare acqua, viveri e medicinali. Molte zone sono ancora isolate e le comunicazioni risultano interrotte a causa del crollo di ponti e infrastrutture.

Rischio infezioni – Sale l’allarme anche per le condizioni igieniche e il rischio infezioni, lanciato dal dipartimento della Salute della Regione valenciana alle popolazioni alluvionate. L’ente in un comunicato ha invitato tutti a fare “attenzione all’acqua che bevete e al cibo che mangiate perchè potrebbe essere contaminato”, sottolineando come la mancanza di accesso all’acqua potabile e i sistemi fognari traboccanti “possono favorire la proliferazione di agenti patogeni”. Il rischio maggiore è rappresentato dalla possibile ingestione di acqua o alimenti contaminati da agenti patogeni come E. coli, Salmonella, Shigella, ecc., che possono provocare gastroenteriti di maggiore o minore gravità, fattore che dipende anche dallo stato di salute della persona colpita. A rischio in particolare anziani, bimbi piccoli e persone malate e immunodepresse, per le quali i sintomi potrebbero essere anche molto gravi.

Contestati re Felipe e il premier Sanchez – Intanto il re di Spagna Felipe VI e il premier spagnolo Pedro Sanchez sono stati duramente contestati a Paiporta, uno dei comuni più colpiti dall’alluvione: come si vede in un filmato circolato sui social, gli abitanti sono scesi in strada e hanno gettato fango contro il sovrano al grido di “Assassini!”.

Il video con la contestazione di re Felipe e Sanchez

La protesta si è accesa soprattutto quando, accanto ai reali, è apparso anche il primo ministro Sanchez accusato di aver sottostimato l’allarme e di aver ritardato i soccorsi. ”Non ci è rimasto più nulla”, urlavano. Sánchez, colpito di striscio da un bastone, ha deciso di interrompere la visita, mentre il re è rimasto, affrontando le contestazioni protetto da un rigido cordone di sicurezza. Anche alla regina Letizia è stato lanciato del fango. Nelle immagini della protesta trasmesse dall’emittente Rtve si vede anche un con una ferita alla testa, sanguinante. Le visite alle altre tappe sono state cancellate per ragioni di sicurezza.

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