A favore delle scuole con classi in cui la presenza di alunni non italiani che entrano nel sistema scolastico supera il 20 per cento.
Roma – Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il decreto che stanzia 12,8 milioni di euro a favore delle scuole con classi in cui la presenza di studenti stranieri che entrano per la prima volta nel sistema scolastico italiano supera il 20%. “Ho firmato il decreto che stanzia quasi 13 milioni di euro in favore delle scuole per il potenziamento della lingua italiana agli studenti stranieri di prima generazione – ha dichiarato Valditara – è un passo concreto per dare a tutti i giovani uguali opportunità formative e per una vera integrazione scolastica. Abbiamo mantenuto anche questa promessa”.
Le risorse sono destinate, previo avviso pubblico di adesione, alle scuole per percorsi formativi di potenziamento della lingua italiana per gli studenti stranieri entrati per la prima volta nel sistema scolastico, a seguito di accertamento del livello di conoscenza della lingua italiana. Valditara lo aveva annunciato nei mesi scorsi, dopo le polemiche del caso Pioltello e altre vicende che chiamavano in causa alunni stranieri. “Interveniamo, come avevo promesso, sul tema dell’integrazione scolastica degli alunni stranieri, partiamo da un presupposto: il 30% dei ragazzi stranieri si disperde, il 22% non ha competenze adeguate alla lingua italiana. Ci concentriamo su quegli studenti stranieri di prima immigrazione che non conoscono la lingua italiana. Le scuole quindi saranno obbligate a verificare, ad accertare la conoscenza della lingua italiana per studenti di prima immigrazione”, aveva detto.
Aveva poi specificato che il potenziamento dell’insegnamento dell’italiano in classe “non è una iniziativa spot, ma una grande iniziativa con risorse significative per formare docenti che insegneranno l’italiano a ragazzi che non hanno alcuna conoscenza della nostra lingua, non sanno dire neanche ‘buongiorno’ e ‘buonasera’ e sono quelli maggiormente fragili”, ha concluso il ministro rivendicando una “norma di civiltà, molto inclusiva, che non discrimina, perché vengono messi in classe insieme agli altri ma avranno corsi italiano potenziato”.
Il decreto per gli studenti stranieri, come rimarcato dal ministro, è una delle promesse mantenute. Dai tutor al progetto del liceo “Made in Italy”, fino al voto in condotta. In due anni di governo, Giuseppe Valditara ha messo in campo una serie di “riforme” per innovare e migliorare il sistema educativo italiano. Tra le iniziative più significative vi è l’introduzione delle figure dei tutor e degli orientatori, pensate per offrire un supporto personalizzato agli studenti durante il loro percorso formativo. Questi professionisti hanno il compito di aiutare i giovani a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie attitudini e a fare scelte più informate e ponderate, sia in ambito scolastico che in quello lavorativo. In un contesto educativo sempre più complesso, il ruolo dei tutor e degli orientatori è cruciale per favorire l’inclusione, prevenire l’abbandono scolastico e facilitare la transizione verso il mondo del lavoro o dell’istruzione superiore.
Tra le innovazioni più significative introdotte dal Ministero dell’Istruzione, spicca il nuovo “Liceo del Made in Italy”, un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di valorizzare le eccellenze italiane nei settori culturale, artigianale e produttivo. Questo percorso di studi è stato pensato per formare una nuova generazione di studenti in grado di comprendere e promuovere l’unicità del patrimonio italiano, dalle tradizioni artigianali alle industrie di punta, integrando competenze umanistiche, artistiche e tecniche. Il liceo punta a rafforzare l’identità culturale italiana, promuovendo un legame più stretto tra formazione e mondo produttivo, così da preparare i giovani a svolgere un ruolo attivo nella promozione e nella salvaguardia delle eccellenze italiane.