Il ragazzino era giunto in ospedale in condizioni disperate e aveva riportato un danno cerebrale irreversibile.
Verona – È morto Andrea Feltre, il ragazzo 15enne colpito alla testa da un proiettile sparato durante una lite dalla madre, Alessandra Spiazzi, che poi si è suicidata. Si chiude così, nel peggiore dei modi, la tragedia che si è compiuta venerdì 20 settembre a Vago di Lavagno, nel Veronese. A dare notizia del decesso è l’azienda ospedaliera Borgo Trento, che spiega come al ragazzino fosse stata diagnosticata la morte cerebrale, cui è seguita la sospensione di tutte le terapie e dei supporti per le funzioni vitali. Il padre Luciano Feltre, 60enne vigile del fuoco ha espresso la volontà alla donazione degli organi ed è stata data l’autorizzazione all’espianto.
Arrivato all’ospedale, nel quartiere Borgo Trento di Verona, venerdì pomeriggio “in condizioni cliniche già gravissime”, Andrea era stato ricoverato nel reparto di Neurorianimazione diretto dal prof. Leonardo Gattin. Dopo due giorni in terapia di supporto massimale, si legge nel comunicato diramato dal nosocomio, “al paziente era stato diagnosticato il danno cerebrale irreversibile”.