I carabinieri, quelli veri, hanno messo in guardina una banda di balordi che sfruttava la vulnerabilità degli anziani spaventandoli a morte. Restituita ai legittimi proprietari, ancora scossi per la brutta esperienza, l’intera refurtiva.
Roma – La truffa era vecchia ma sempre di grande effetto. Quando la vittima, anziana, sola e debole, veniva a sapere che il figlio stava per essere spedito in carcere dopo aver causato un incidente, la poveretta entrava nel panico. Il furbo di turno proponeva alla vittima, ormai nelle sue mani, di versare una cauzione in denaro contante o gioielli per evitare al congiunto l’onta delle sbarre. A questo punto era fatta e i malfattori recuperavano il bottino e sparivano come fantasmi. Ovviamente era tutta una farsa quella del carcere e dell’incidente.
I carabinieri della stazione di Ferentino (FR), nel corso di un’attività di controllo alla circolazione stradale nei pressi del casello dell’autostrada A1, procedevano al controllo di un’autovettura e, insospettiti dall’atteggiamento nervoso dei due uomini che vi erano a bordo, procedevano anche alla perquisizione personale trovandoli in possesso di denaro contante e di diversi monili in oro di cui non sapevano dare spiegazioni circa la loro provenienza. I due uomini, noti alle forze dell’ordine, si erano resi autori di una truffa ai danni di una anziana donna nella zona di Tivoli.
Nello specifico avevano inscenato un finto incidente stradale in cui era rimasto coinvolto il figlio della malcapitata; fingendosi ‘maresciallo dei carabinieri’ ed ‘avvocato’ inducevano la 89enne a consegnare 250 euro contanti e diversi monili in oro come cauzione e approfittando inoltre di un momento di distrazione le sottraevano il portafoglio con all’interno anche il bancomat. Grazie all’intervento ed all’acume investigativo dei veri carabinieri di Ferentino è stata recuperata l’intera refurtiva e restituita all’avente diritto procedendo anche al sequestro dell’autovettura che era stata noleggiata appositamente nel napoletano. Al termine degli accertamenti di rito i due sono stati arrestati e tradotti in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il Gip del tribunale di Frosinone, ha convalidato le misure cautelari adottate dai carabinieri e ha disposto la loro custodia in carcere. Le truffe, in particolar modo quelle in danno degli anziani, rappresentano un atto vile e spregevole perché per questi soggetti deboli, spesso soli, i danni sono non solo di natura economica ma anche emotiva, con gravi effetti sulla loro vita sociale ed anche sulla salute. I controlli dei carabinieri della Compagnia di Anagni, che si innestano nell’ambito delle più ampie direttive impartite dal Comando Provinciale di Frosinone per il contrasto ai reati predatori ed in danno delle ‘fasce deboli“, continueranno senza soluzione di continuità per rendere questo territorio sempre più sicuro.