Posata a Roseto degli Abruzzi in memoria del militare, deceduto a 45 anni nel campo di concentramento polacco.
Nei pressi della stazione ferroviaria di Roseto degli Abruzzi è stata posta una pietra d’inciampo per ricordare il Finanziere Giovanni Giustiniani, morto nel campo di concentramento di Lublino (Polonia).
La pietra d’inciampo (in tedesco Stolpersteine), scolpita dall’artista germanico Gunter Demnig, della dimensione di un sampietrino, è rivestita sulla parte superiore da una camicia in ottone, ove è scolpito il nome del Finanziere Giovanni Giustiniani, classe 1898, nato nella Frazione Montepagano del Comune di Roseto degli Abruzzi (TE).
Il manufatto è stato collocato nella sede stradale di Piazza della Libertà, con l’intento di mantenere viva la memoria dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti.
La cerimonia, tenutasi alla presenza del Comandante Regionale Abruzzo, Generale di Brigata Germano Caramignoli, e del Comandante Provinciale di Teramo, Colonnello Fabrizio Chirico, ha visto la partecipazione di numerose Autorità civili e militari nonché dei familiari discendenti del finanziere Giustiniani. Nel corso dell’evento, il Generale Caramignoli ha consegnato, ai familiari del finanziere scomparso il Diploma di conferimento della Cittadinanza Onoraria della Città di Vittorio Veneto (TV) per aver preso parte alla Prima Guerra Mondiale.
Giovanni Giustiniani nasce il 18 ottobre del 1898 e si arruola nel Corpo all’età di 19 anni. Dopo l’iter di formazione, presta servizio per un anno presso la «Legione Territoriale di Messina» prima di partire per l’Albania e partecipare con il 14° Battaglione Mobilitato alla Grande Guerra. Di ritorno dal conflitto, viene congedato per fine ferma e si sposa con Maria Domenica Di Stefano.
Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Giovanni Giustiniani viene richiamato in servizio presso la Legione Territoriale di Ancona. Più tardi, trasferito a Roseto degli Abruzzi, vive dignitosamente con la sua famiglia fino a quando, per una serie di circostanze, si trovò presente presso il carcere militare di Peschiera del Garda (VR).
Qui, all’arrivo dei nazisti, fu catturato e deportato nel lager di KL Dachau e successivamente in quello di Buchenwald. Agli inizi del 1944, il finanziere viene nuovamente trasferito, questa volta con destinazione il campo di concentramento di Mittelbau-Dora.
Il suo viaggio attraverso gli orrori nazisti non finisce qui. Infatti, nel febbraio del 1944 viene condotto nel primo campo di concentramento realizzato dalle SS nella Polonia occupata, quello di Majdanek (Lublino), dove, un mese dopo, oramai stanco e provato dalle indicibili condizioni di vita dei campi di sterminio, Giovanni Giustiniani muore all’età di 45 anni.