La polizia lo ha fermato per estorsione aggravata in concorso con altri soggetti rimasti ignoti, nell’ambito di tre diversi episodi.
Rovigo – Un minorenne è finito in manette con l’accusa di tentata estorsione aggravata in concorso con altri soggetti rimasti ignoti, nell’ambito di tre episodi di tentata truffa diretti nei confronti di vittime anziane o vulnerabili. Nel pomeriggio del 23 dicembre la Squadra Mobile lo ha arrestato in flagranza. Grazie alla campagna di sensibilizzazione promossa nella provincia contro le truffe, una coppia di anziani coniugi ha potuto riconoscere il tentativo di truffa e non cadere nella trappola dei malviventi, i quali, fingendosi Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, volevano estorcere una consistente somma di denaro e gioielli, prospettando un falso incidente stradale provocato dal figlio.
Gli anziani, prima di assecondare le richieste dei malfattori, hanno contattato la linea di emergenza 113, descrivendo l’accaduto. L’intervento degli operatori ha permesso di individuare un giovane, non ancora maggiorenne, giunto in città in treno. Il suo comportamento sospetto ha attirato l’attenzione del personale della Squadra Mobile, che ha seguito i suoi movimenti. Il giovane è stato bloccato mentre, a bordo di un taxi, si dirigeva verso l’abitazione di una seconda vittima, un’anziana donna sola, che era stata indotta, tramite un falso contatto telefonico, a predisporre denaro e gioielli per un presunto Giudice. Grazie al tempestivo intervento, l’inganno è stato sventato.
Le indagini successive hanno rivelato un ulteriore tentativo di truffa ai danni di un’altra coppia di anziani, anch’esso non andato a buon fine grazie all’arresto del giovane. Il giovane arrestato è stato messo a disposizione della Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia, che ha richiesto la convalida dell’arresto e la misura cautelare della permanenza in casa. L’arresto è stato convalidato con l’applicazione della suddetta misura cautelare.