Provvedimenti nei confronti di 2 persone, gravemente indiziate del reato di furto in concorso su autovettura di apparecchiature fotografiche e cinematografiche del valore di circa 20.000 euro.
Roma – Gli agenti della Polizia di Stato del XIV Distretto di P.S. Primavalle, a seguito di approfondite indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale emessa dal GIP del tribunale capitolino, nei confronti di 2 persone, un 37 enne e un 31 enne, gravemente indiziati del reato di furto su autovettura di apparecchiature fotografiche e cinematografiche del valore di 20.000 euro. Sono ancora in atto attività investigative per risalire all’identità di un terzo uomo, complice dei due, datosi alla fuga.
L’indagine è scaturita da una denuncia presentata da un italiano di 64 anni. La persona offesa ha riferito che si era recato presso un supermercato sito in zona Torrevecchia e aveva parcheggiato la propria auto, una Fiat Panda, all’interno del parcheggio. L’uomo, di ritorno, dopo pochi minuti, si era reso conto che ignoti erano riusciti ad aprire lo sportello ed asportare le numerose apparecchiature fotografiche ivi presenti, tra cui una fotocamera, un drone, alcuni obiettivi per fotocamere, uno spallaccio, un monitor e una valigetta con diversi attrezzi, il cui valore complessivo ammontava a circa 20.000 euro.
A seguito delle immediate indagini avviate dagli investigatori, e grazie alla disamina delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, è apparso evidente sin da subito che il modus operandi utilizzato dagli autori era frutto di una collaudata tecnica pianificata e non di un’azione singola e improvvisata. Tale ipotesi è stata confermata dall’aver appurato la presenza di un’autovettura Seat Leon utilizzata dai soggetti per seguire i movimenti della vittima prescelta fino al supermercato e per trasportare il materiale precedentemente rubato. La visione delle immagini ha permesso quindi di risalire all’identità dei due autori, mentre del terzo continuano le ricerche.
La Procura inquirente, con gli elementi di prova raccolti, ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma l’emissione di una misura cautelare nei confronti degli indagati. Il GIP ha accolto tale richiesta ed ha emesso a carico di entrambi la misura cautelare degli arresti domiciliari, sostituita per il 31enne con quella della misura della custodia cautelare in carcere, non avendo lo stesso acconsentito all’applicazione del braccialetto elettronico.
Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.