un uomo che si rade la barba non paga sovrapprezzi: una donna che si rade le gambe si. Così non va
C’è un mondo irreale: in cui ci illudiamo che donne e uomini pesino allo stesso modo. Ci sono pari quote, pari pause pranzo, pari diritti. Poi arriva la realtà.
Ci sono gli assorbenti, ad esempio, evidentemente un bene di lusso. Almeno secondo la legge.
Non è stata approvata (di nuovo) la proposta di una Tampon Tax. L’abbassamento dell’Iva sui beni di prima necessità era stato il “mostro” elettorale di più’ o meno tutte le forze politiche. Cancelleremo tutto. Equipareremo. Non se ne è fatto niente. Buonanotte.
La commissione finanze della Camera ha dichiarato inammissibile l’emendamento bipartisan, con prima firmataria Laura Boldrini (Pd), con cui si pensava di abbassare l’Iva sugli assorbenti e sui prodotti igienici femminili, che attualmente è al 22%. In una ottica peculiare si voleva dequotare l’impatto di determinati beni, per classificarli come beni di lusso.
Ricapitoliamo: un uomo che si rade la barba non paga sovrapprezzi: una donna che si rade le gambe si. Non dovrebbe funzionare così.
Questo giornale ha dedicato una pagina alle istanze femministe (“l’amazzone”). Questo giornale fa quello che può. Ma non si può niente contro l’ignavia: non abbassare l’IVA sui beni necessari è banale stupro del buon senso. Noi con gli stupri non andiamo d’accordo.