L’annuncio del segretario Giuliano: “Ospedale di Vigevano sarà il primo a testare il dispositivo a tutela degli operatori sanitari”.
Milano – “La Regione Lombardia sta sperimentando un braccialetto antiaggressione per combattere le violenze contro i professionisti sanitari. Questo dispositivo, collegato a una centrale operativa delle Forze dell’Ordine, permette all’operatore di lanciare un allarme in caso di pericolo, semplicemente premendo un pulsante. Il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vigevano sarà il primo a testare il dispositivo,” ha dichiarato Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute.
Giuliano ha sottolineato l’urgenza del tema delle aggressioni ai professionisti della salute, evidenziando che il fenomeno è in crescita e necessita di misure concrete, oltre a parole di solidarietà. La Regione Lombardia si distingue come esempio virtuoso, dopo altre iniziative come la legge per la valorizzazione dei soccorritori e tecnici di centrale operativa. La Settimana Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, alla quale ha partecipato anche l’Assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, è stata l’occasione per osservare direttamente l’impegno della Regione.
Già prima di questo braccialetto, dal maggio scorso, erano state introdotte 850 bodycam per gli operatori di emergenza-urgenza, in grado di registrare audio e video in caso di aggressioni. Giuliano ha espresso la volontà di estendere l’uso del braccialetto antiaggressione a livello nazionale, qualora dimostri la sua efficacia. Il sindacalista ha poi sottolineato l’amarezza per la necessità di queste misure, attribuendo le difficoltà alla crisi del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), che espone i professionisti a maggiori rischi. Ha infine evidenziato l’importanza di investire sulla valorizzazione degli organici, su retribuzioni adeguate e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, oltre che sull’efficienza della sanità nel suo complesso.